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Medio Oriente, M. Perego “Massima attenzione per la sicurezza dei nostri soldati. L’obiettivo è stabilizzare l’area”

C’è la massima attenzione per la sicurezza dei nostri soldati. Quando si sono verificati degli attacchi, seppure limitati, come per fortuna ancora sta accadendo, tra Eezbollah e l’esercito israeliano i soldati sono stati invitati a rifugiarsi nei bunker presenti nella base di Shama dove sono dislocati. In questo momento la valutazione è quella di mantenere il nostro presidio e valutare nei prossimi giorni, qualora ci fosse un’evoluzione, soprattutto con un possibile interessamento del fronte nord, quindi quello fra Israele – Ezbollah, scongiurando che questo ovviamente non accada anche grazie all’azione diplomatica in primis degli Stati Uniti, ma anche del nostro paese”, è quanto ha dichiarato il Sottosegretario alla difesa Matteo Perego a Cusano Tg in merito alla sicurezza del contingente italiano.

Ha poi proseguito “l’Italia sta cercando di essere protagonista in questo senso. Non è infatti un caso che in passato le missioni militari più delicate, proprio quelle di intermediazione nel quadro medio orientale, siano state guidate dall’esercito e da generali italiani, proprio perché l’Italia ha mostrato sempre un certo equilibrio anche sul fronte medio orientale.

In questo momento il comando è spagnolo però la nostra presenza è sempre stata significativa e utile a mantenere la stabilità anche se in un contesto come quello attuale. Voglio ricordare – ha precisato Perego- che il nostro contingente non dispone di regole di ingaggio tali da poter intervenire; quindi lo scopo dei nostri militari è quello di stabilizzare l’area, mai potrebbero essere coinvolti direttamente in un conflitto aperto qualora si verificasse fra Ezbollah e Israele”.

E alla domanda se è da temere di più il fronte libanese o le posizioni dell’Iran sul conflitto, il Sottosegretario ha risposto: “Le due cose sono strettamente connesse. Ezbollah agisce in nome e per conto dell’Iran. C’è infatti attenzione anche ai pasdaran iraniani in particolare in Siria. L’attenzione è massima ma purtroppo ogni cosa può mutare nel giro di qualche ora”, ha concluso Matteo Perego.

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