Indulgenza plenaria per gli 800 anni del Presepe di Greccio. La concessione è valida fino a venerdì 2 febbraio 2024.
Indulgenza plenaria per l’ottavo centenario del Presepe
La Penitenzieria Apostolica ha risposto positivamente alla richiesta dei francescani che domandavano un’indulgenza speciale in occasione dell’anniversario di Greccio.
L’indulgenza plenaria si può lucrare a partire dall’otto dicembre fino a venerdì 2 febbraio 2024, giorno in cui si ricorda la presentazione di Gesù al tempio.
Per la remissione dei peccati è necessario visitare e sostare in preghiera davanti ad un Presepe allestito in una chiesa retta dai francescani. Inoltre, è fondamentale confessarsi e comunicarsi; entrambe si possono fare entro quindi giorni.
Inoltre, dopo la meditazione bisogna pregare il simbolo della fede e secondo le intenzioni del santo Padre. Si conlude con le invocazioni alla sacra famiglia, Maria, Giuseppe e san Francesco d’Assisi.
L’indulgenza plenaria può essere lucrata anche dalle persone malate che, in alternativa alla visita al Presepe, potranno compiere delle opere di pietà. L’indulgenza plenaria si può applicare anche ad un’anima del purgatorio.
Presepe di Greccio
E’ stato San Francesco d’Assisi il primo a pensare e a mettere in essere una rappresentazione della nascita di Gesù. Proprio quest’anno ricorrono 800 anni dal primo presepio che è stato allestito a Greccio, nel Lazio.
La storia racconta che il poverello si trovasse in provincia di Rieti e che il paesaggio locale gli ricordasse quello di Betlemme. Siamo nel 1223 e Francesco allora chiede ad un amico di Greccio, Giovanni, di disporre di una grotta all’interno della quale sistemare una mangiatoia e degli animali. Il santo vuole ricreare un ambiente del tutto simile a quello dove il Salvatore è venuto al mondo. La sacra rappresentazione attira una grande attenzione tanto da far decidere che,ogni anno, sarebbe dovuta essere ripetuta ad ogni Natale.
Invece, il termine Presepe deriva dal latino ed indica la mangiatoia.