ActionAid, organizzazione attiva a Gaza e nella regione circostante, è profondamente allarmata e preoccupata dalla decisione di alcune delle nazioni più ricche del mondo di sospendere i finanziamenti all’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA). Questa scelta rappresenta una condanna per milioni di palestinesi a Gaza e nella regione circostante, intensificando una crisi umanitaria già catastrofica. I tagli ai fondi per l’UNRWA avranno anche conseguenze regionali più ampie per i rifugiati palestinesi presenti in Siria, Giordania e Libano.
ActionAid accoglie con favore l’indagine dell’UNRWA relativa alle accuse che coinvolgono un ristretto gruppo di membri dello staff negli attacchi del 7 ottobre, ma denuncia con forza la scelta insensibile di punire un’intera popolazione da parte di alcune delle nazioni che in precedenza avevano chiesto un aumento degli aiuti e protezione per gli operatori umanitari a Gaza.
Come riportato dalle Nazioni Unite, tutti i bambini sotto i cinque anni di Gaza – 335.000 – sono ad alto rischio di grave malnutrizione, mentre il rischio di carestia aumenta di giorno in giorno. Nonostante gli oltre 152 membri dello staff rimasti uccisi e più di 141 strutture ridotte in macerie o irrimediabilmente danneggiate, l’UNRWA è ancora una salvezza per i palestinesi della Striscia di Gaza. È la più grande organizzazione umanitaria della regione e svolge un ruolo indispensabile, insieme ad altre organizzazioni umanitarie, nel fornire aiuti vitali come cibo, acqua, assistenza medica, istruzione e protezione.
Esortiamo gli Stati donatori a revocare questa decisione e a onorare i loro impegni nei confronti del popolo palestinese. Se ritirano ora il loro sostegno, la già terribile crisi umanitaria si aggraverà in una catastrofe di proporzioni inimmaginabili.