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8 marzo: la fame colpisce più donne e bambine. In 10 anni raddoppiato il divario nutrizionale tra donne e uomini

 La disuguaglianza di genere è una delle principali cause della fame e della povertà. Tra il 2009 e il 2021, il divario di genere nell’insicurezza alimentare è raddoppiato e in 12 Paesi colpiti dalla crisi alimentare globale, il numero stimato di donne e bambine acutamente malnutrite e di donne incinte e in allattamento è aumentato del 25% tra il 2020 e il 2022.

Secondo i dati delle Nazioni Unite (The State of Food Security and Nutrition in the World), attualmente le donne e le bambine che soffrono la fame sono 150 milioni in più rispetto agli uomini e ai ragazzi e più di un miliardo di bambine e donne adolescenti in tutto il mondo soffre di denutrizione, che ha effetti dannosi per tutta la vita.

Promuovere l’emancipazione economica delle donne e la loro capacità di fornire e sostenere un sostentamento per se stesse e per le loro famiglie è fondamentale per affrontare la fame. Ciò richiede l’adozione di un approccio di genere trasformativo. Questo approccio prevede il miglioramento dell’accesso delle donne alle informazioni tecniche e alle risorse produttive, nonché il rafforzamento del loro empowerment sociale. Ciò consente loro di assumere ruoli di leadership nella gestione delle cooperative, delle risorse comunitarie e dei consigli idrici, tradizionalmente dominati dagli uomini.

8 STEP PER COLMARE IL DIVARIO NUTRIZIONALE DI GENERE

In un rapporto (in allegato) redatto insieme ad altre organizzazioni, Azione contro la Fame propone otto aree d’intervento prioritarie per contribuire a colmare il divario nutrizionale di genere.

1.       SALUTE MATERNA, NEONATALE E INFANTILE. Raddoppiare gli interventi nutrizionali all’interno dei servizi di salute materna.

2.       ISTRUZIONE, SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE. Sostenere le donne e le ragazze all’interno dei sistemi di assistenza sociale, incorporando interventi critici per prevenire, individuare e trattare la malnutrizione.

3.       NORME SOCIALI. Attuare politiche e programmi di trasformazione per affrontare le cause profonde delle disuguaglianze di genere.

4.       CORREGGERE I FALLIMENTI DEI SISTEMI ALIMENTARI. Educare all’importanza di una dieta sana e proteggere i consumatori da pratiche di marketing dannose attraverso la regolamentazione.

5.       PROTEZIONE SOCIALE. Ampliare le funzioni dei sistemi di protezione sociale per la nutrizione e l’emancipazione economica di donne e ragazze.

6.       CRISI UMANITARIE. Dare priorità alla nutrizione di donne e bambine nelle risposte umanitarie.

7.       ECONOMIA DELLA CURA NON RETRIBUITA. Riconoscere, ridurre e ridistribuire adeguatamente il lavoro di cura e domestico non retribuito.

8.       DATI E ACCOUNTABILITY. Colmare le vaste lacune di dati sull’alimentazione delle donne e delle bambine investendo in sistemi di raccolta regolare di dati per migliorare la trasparenza, il processo decisionale, le azioni e l’accountability per l’alimentazione di donne e bambine.

Il divario nutrizionale, che si riflette nella disparità di accesso al cibo e ai servizi, ha un impatto sulla salute e sull’economia di migliaia di donne e ragazze. L’intersecarsi di costumi culturali, ruoli sociali e pratiche discriminatorie contribuisce a questa crisi globale. Le donne e le ragazze sono sovrarappresentate tra le persone che soffrono di insicurezza alimentare perché spesso vengono loro negati i diritti umani fondamentali, come il diritto alla proprietà della terra, l’accesso a un lavoro dignitoso, all’istruzione e ai servizi sanitari.

Non si può combattere la fame o colmare il divario nutrizionale senza agire tenendo conto del genere.

Un esempio lampante è costituito dall’acqua. Avere acqua pulita per coltivare o dissetarsi è inaccessibile a 844 milioni di persone nel mondo. Anche andare in un bagno sicuro non è un’opzione per 2,3 milioni di persone. La sicurezza idrica è fondamentale per la salute e la sicurezza alimentare. Ogni anno circa 4 milioni di persone muoiono per malattie legate all’acqua e ai servizi igienici. Le donne e le ragazze hanno il compito di percorrere lunghe distanze a piedi per andare a prendere l’acqua per le loro famiglie e i loro campi. Lungo il percorso, sono esposte a violenze e abusi. La metà delle bambine che abbandonano la scuola primaria in Africa lo fa a causa della mancanza di latrine private.

Azione contro la Fame è impegnata ad adottare un approccio trasformativo di genere in ogni suo intervento, negli oltre 55 Paesi in cui opera. Con questo report, l’organizzazione fa appello ai decisori pubblici a livello globale, regionale e nazionale, affinché intraprendano azioni concrete per riconoscere e promuovere una corretta nutrizione per le donne e le bambine, come fondamentale per la salute e l’uguaglianza di genere.

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