Mediterranews

Successo a Borghetto per “Balà in riva a u ma”

L' associazione conta oltre 500 soci

Borghetto Santo Spirito. Una serata di musica e di festa per gli amici e soci dell’associazione “Balà in Riva a u ma” che si sono riuniti a Borghetto Santo Spirito per un incontro dedicato al ballo. Nove musicisti sul palco ed un centinaio di ballerini  hanno animato la serata.                                     “La nostra associazione- spiega Pieralba Merlo–  ha offerto, come tutti gli altri anniversari, torta e brindisi. Il nostro scopo è di promuovere le danze della tradizione  occitana e di creare rapporti di amicizia fra tutti i nostri soci”. L’associazione, fondata dalla coppia loanese Piera Alba  Merlo  e Felice  Parodi oggi conta  500 soci e  nella bella stagione è protagonista di tante feste e balli nelle piazze cittadine  di tutta la provincia  di Savona. Organizza anche stage, corsi di ballo e gite per incontrare  altre associazioni  in Italia e Francia. Lo scopo è quello di far conoscere e diffondere la musica e le danze aggregative favorendo  la socialità  e creando buonumore e amicizie. I fondatori Pieralba Merlo e Felice  Parodi, loanesi e giramondo, amanti della musica e dei viaggi sono conosciuti da tutti nel Ponente savonese per la loro simpatia ed entusiasmo con il quale hanno portato al mondo del ballo occitano centinaia di persone. La serata ha visto i presenti lanciarsi in Balli scatenati e stupendi, mentre a suonare sono stati validi strumentisti e maestri della musica occitana. Alla festa hanno preso parte anche il direttivo ed i soci di un’altra associazione: il Comitato per i Gemellaggi di Loano di cui Pieralba Merlo è la presidente.                                                                                                                

“I balli che vengono proposti dai nostri incontri a Borghetto Santo Spirito sono tantissimi – spiega Felice Parodi- e sono soprattutto un patrimonio culturale utile a conservare tradizioni ed usi del passato. Siamo impegnati anche a mantenere viva la conoscenza di strumenti musicali come la ghironda, la fisarmonica, l’organetto, i flauti e la cornamusa, dei balli occitani e di quelli provenzali come il balletto, la giga, la controdanza, la treccia, la quadriglia, la uiona, la grande giga, la correnta, la mezza ronda, la marcia,  avanti due a coutant, avanti due a 4 figure, la limousine, la barbatre e tanti altri, insomma un patrimonio inestimabile”. 

                                                                      Claudio Almanzi

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