
L’overtourism è il problema più grave del turismo italiano. Si stima che il 70% dei turisti (tra di loro, solo cinque nazionalità rappresentano il 55% dei soggiorni stranieri: il 15% dagli Stati Uniti, Germania 12%, Francia 11%, Regno Unito 10% e dal Canada 7%) si concentra sull’1% del territorio italiano. A elaborare dati consolidati Banca d’Italia e Istat è stata The Data Appeal Company. Tra le città catalizzatrici di questi ritrovi di massa nei luoghi iconici Roma, Venezia, Firenze, Milano e Napoli.
Dal 26 al 29 giugno 2024 Unexpected Italy, startup tech che propone mete turistiche “inaspettate” in relazione col territorio parteciperà al Geneve/ Fribourg Entrepreneurship Forum, evento che si terrà presso il Palazzo delle Nazioni dell’ONU (United Nations) il 27 giugno e al School of Management Fribourg (HEG-FR) il 28 giugno. Il forum è progettato per promuovere la creatività e le idee innovative sui temi relativi all’innovazione, alla sostenibilità e alla trasformazione digitale come elementi vitali per la crescita delle piccole e medie imprese.
L’invito al Geneve/Fribourg Entrepreneurship Forum arriva dopo la partecipazione di Unexpected Italy all’evento NanoValbruna, organizzato da ReGeneration Hub Friuli. Insieme ad altre due startup finaliste del contest, HexErgy e Agreenet, rappresenteranno l’innovazione sostenibile italiana nel mondo.
“Presenteremo la nostra soluzione per redistribuire il turismo su tutto il tessuto nazionale, per cercare di invertire il trend dell’overtourism”, annuncia la founder, Elisabetta Faggiana. “Durante l’intervento discuteremo i benefici economici, ambientali e sociali di una valorizzazione dei territori che parte dalle persone e dai business indipendenti che offrono esperienze autentiche in ambito enogastronomico, ricettivo, artigianale e produttivo”.
“Attenzione, quando si parla di esperienza con Unexpected Italy non siamo di fronte alla classica visita guidata”, spiega Savio Losito. “Noi proponiamo l’esperienza umana di viversi un territorio e le sue persone, di vedere artigiani al lavoro, di assaporare i prodotti del territorio, il viversi una sagra o un mercato locale, in poche parole immergersi appieno nelle comunità locali e sentirsene parte”.
La founder del progetto traveltech è Elisabetta Faggiana. Classe 1982, originaria di Arzignano, nel Vicentino; mamma inglese. A Londra incontra Savio Losito, classe 1987, originario di Barletta, un mappatore seriale, oggi suo marito e co-fondatore di Unexpected Italy. Con lui nasce“Unexpected London”, esperienze urbane per piccoli gruppi alla scoperta della Londra più vera. La startup diventa celebre in mezza Europa, riceve premi e riconoscimenti sulla stampa internazionale.
A Bari hanno poi fondato la startup tech-travel che si impegna a sviluppare il loro ecosistema di viaggio, che parte dalla promozione del territorio e dalla ricerca delle realtà indipendenti e autentiche. Per spiegare il quadro di valori dove operano, hanno scritto un manifesto, reperibile su www.unexpected-italy.com.
Elisabetta e Savio sono i paladini della disintermediazione: la struttura, se scelta, deve solo pagare un fisso per essere presente sul portale e incassa il 100% della prenotazione. Ma per rimanerci deve garantire alti standard di autenticità, territorialità, sostenibilità e attenzione al cliente.
A breve sarà presentata l’App di Unexpected Italy, una sorta di “Lonely Planet” 3.0 geolocalizzata e altamente targetizzata, dove il viaggiatore in base alle proprie passioni, interessi e personalità avrà accesso ad itinerari digitali che permettono di organizzarsi il proprio viaggio personalizzato in pochi clic entrando in contatto diretto con posti unici e locali, impossibili da trovare sui classici canali turistici.
Lei e Savio adesso sono dei nomadi digitali, si muovono facendo scouting del territorio tra boutique hotel e produttori locali, tra agricoltori e artigiani, ma anche attrattori culturali e ristoranti. Passano tre o quattro mesi in ogni regione italiana, le prossime mete dopo il Veneto ed il Lazio saranno l’Emilia Romagna, e la Puglia. Il loro obiettivo è valutare nei prossimi 24 mesi circa duemila strutture in Italia, scegliendo solo quelle che rappresentano l’animo più autentico del nostro paese. Ma il progetto imporrà loro il nomadismo per almeno cinque anni, finché non avranno mappato tutta l’Italia.
SCHEDA DI APPROFONDIMENTO – IL MANIFESTO DI UNEXPECTED ITALY
0 Abbiamo una speranza incrollabile che è possibile trasformare il turismo in una forza positiva, non solo per l’economia ma per l’ambiente, per le comunità locali e per la conservazione del nostro patrimonio culturale. Dipende da noi, come viaggiatori e operatori. Dobbiamo cambiare il modo in cui viaggiamo, quando viaggiamo e cosa facciamo quando viaggiamo per combattere l’overtourism e incoraggiare un turismo che sia positivo per la gente del posto, per l’ambiente e per i viaggiatori.
1 Ci crediamo davvero Per raggiungere questo obiettivo è necessario aumentare la consapevolezza sui danni creati dal turismo di massa e mettere in atto un sistema che aiuti i turisti a viaggiare in modo più responsabile, a interagire maggiormente con la gente del posto per esperienze più significative e personali.
2 In un modello sociale che si basa sul contributo economico, sociale e ambientale alla vita locale, riteniamo che sia necessario costruire un nuovo modello turistico basato sulla stagionalità estesa, sul rispetto dell’ambiente e sul sostegno delle imprese di proprietà locale. Un modello che si basa su standard chiari sia per gli host che per i viaggiatori, affinché ci sia rispetto reciproco e desiderio di diventare una forza positiva per il pianeta.
3 Dalla parte delle imprese locali Sostenere l’agricoltura locale, la produzione artigianale e le tradizioni locali è fondamentale in ciò che facciamo. Lo facciamo raccontando le loro storie in modi significativo e personale e offrendo ai viaggiatori l’opportunità di provarle in prima persona attraverso esperienze uniche. La promozione della filiera corta ha un impatto significativo sulla riduzione delle emissioni di CO2 (e di altri gas) nell’atmosfera, riducendo così l’effetto serra.
4 Aiutiamo le piccole imprese con politiche sostenibili, evidenziando le scelte sostenibili che hanno già fatto (dall’uso di prodotti locali, al personale locale, al riciclaggio) e dando loro obiettivi annuali per incoraggiare la sostenibilità economica, ambientale e sociale.
5 Incoraggiamo il turismo lento Lentezza come modo di esplorare, sia in termini di mobilità che in termini di sperimentare le cose dall’interno e prendersi il tempo per comprenderle veramente. Andare in bicicletta, camminare, utilizzare veicoli non motorizzati ed ecologici sono le migliori opzioni per esplorare a livello locale; i treni e altri mezzi di trasporto pubblico a basse emissioni sono ideali per le distanze più lunghe.
6 Sosteniamo le cause locali Ogni viaggiatore dovrebbe essere considerato un “locale temporaneo”, con tutti i diritti e i doveri che ne derivano. La distribuzione dei profitti derivanti dal turismo dovrebbe contribuire in modo significativo al miglioramento delle condizioni di vita dell’intera popolazione locale. Per questo destiniamo parte dei nostri ricavi ad enti e associazioni locali che sostengono attivamente le piccole imprese, l’ambiente e aiutano a preservare le tradizioni e il patrimonio culturale locale (sia materiale che immateriale).
7 Incoraggiamo la collaborazione e il networking Siamo fermamente convinti che solo insieme possiamo cambiare lo status quo. Siamo qui per aiutare le imprese indipendenti di tutta Italia a collaborare tra loro e ad unirsi per creare progetti significativi che possano posizionare l’Italia come leader nel turismo responsabile.
8 Siamo sostenitori dei viaggi accessibili Ci sono ancora troppe barriere per viaggiare. Siamo forti sostenitori del diritto alla mobilità per tutti, garantendo così l’accessibilità a persone con bisogni specifici e aiutando le imprese locali ad essere accessibili sotto tutti i punti di vista.
9 Abbiamo a cuore le scelte che facciamo in termini energetici L’Italia è ricca di acqua corrente, vento che soffia e sole caldo. Queste sono le fonti su cui ci concentriamo, ma siamo sempre alla ricerca di un’innovazione tecnologica che vada nella direzione della sostenibilità ambientale. Lavoriamo con esperti nei settori che manterranno sempre noi e i nostri membri aggiornati sul modo più innovativo per essere sostenibili. Il nostro obiettivo è: energia da fonti pulite e rinnovabili in ogni ristorante, in ogni laboratorio, in ogni fabbrica, in ogni hotel… in ogni attività ricettiva coinvolta con Unexpected Italy.
10 Crediamo nella tecnologia e nel suo potere di cambiare i comportamenti dei consumatori Utilizziamo la tecnologia e l’intelligenza artificiale per consentire agli host di rivolgersi ad un pubblico specifico durante tutto l’anno e incoraggiarli a sostenere attivamente le piccole imprese locali. Ciò aiuta a combattere l’overtourism e ad alleviare l’impatto del turismo sulle comunità locali, incoraggiando un rapporto più armonico e vantaggioso tra turisti e gente del posto.