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Petilia Policastro: sequestro Armi e Droga

Petilia Policastro: Rinvenimento e Sequestro di Armi e Droga.

Nel pomeriggio del 28 agosto 2024, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Petilia Policastro, coadiuvati da personale di altre Stazioni e da militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, all’esito di mirato servizio finalizzato alla prevenzione e repressione di spaccio di sostanze stupefacenti, rinvenivano e sequestravano 100 piante di canapa indiana coltivate abusivamente in un terreno sito in località Cerasara di Petilia Policastro, nonché 3 fucili perfettamente funzionanti e un ingente quantitativo di munizioni.

I militari, dopo lungo servizio di osservazione, iniziato già nel corso della nottata, procedevano ad ispezionare il terreno in cui era stata individuata la piantagione di Canapa Indiana, trovando una vera e propria foresta di 100 piante, la maggior parte delle quali alte ben 4 metri

L’attenzione dei militari si concentrava anche nelle zone limitrofe della coltivazione abusiva e, all’esito di mirate perlustrazioni, venivano rinvenuti, abilmente nascosti nella fitta vegetazione, 3 tubi in plastica di colore arancione, al cui interno erano occultati 3 fucili – una carabina calibro 22, una doppietta ed un fucile calibro 12 – dei quali due presentavano matricola punzonata, nonché circa 150 munizioni di vario calibro.

I carabinieri, coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Crotone di turno, procedevano al sequestro sia della piantagione che delle armi, sulle quali saranno effettuati scrupolosi accertamenti per verificare se le stesse siano già state utilizzate in pregressi eventi delittuosi.

L’attività odierna, ha permesso di distogliere dal mercato della droga, l’ingente quantitativo di sostanza stupefacente risultato dalla lavorazione delle piante – circa 200 kilogrammi di Marijuana vista l’altezza delle stesse – portando nelle casse del circuito criminale una cifra che si aggira intorno ai 400.000,00 euro. Da non sottovalutare anche l’estromissione dalle dinamiche criminali dei 3 fucili sequestrati nel corso del servizio, armi che sarebbero potute essere utilizzate in futuro, perfettamente funzionanti ed occultate con tutte le precauzioni del caso, al fine di salvaguardarne l’operatività.

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