È il ventisettenne milanese Francesco Versino il vincitore della quarta edizione di “Carlotta per la ricerca”, premio promosso dall’omonima associazione fondata in ricordo dell’architetto Carlotta Reitano, ex presidente della Fondazione degli Architetti della provincia di Catania e past presidente del Rotary Aetna Nord-Ovest Bronte, scomparsa prematuramente nel settembre del 2020.
Teatro della premiazione gli spazi di WonderLad, autentico fiore all’occhiello nella cura dei bambini del reparto Oncologico pediatrico del Policlinico di Catania, «al cui restauro Carlotta ha partecipato attivamente, consentendo, negli anni, di perseguire la realizzazione di questo ambizioso progetto, destinato alla valorizzazione della bellezza dei luoghi di cura, la cui funzione è quella di migliorare il processo terapeutico», commenta la presidente Cinzia Favara Scacco. La mission, dunque, è quella di «condizionare in positivo la qualità di vita di chi vive un dramma, attraverso percorsi di medicina, arte-terapia, architettura e solidarietà», aggiunge il segretario Emilio Randazzo.
Una filosofia che pone al centro il paziente, le sue osservazioni, sensazioni e necessità, non solo dal punto di vista medicale. Pilastri dell’operato di AIL Catania – Associazione Italiana contro le Leucemie-Linfomi e Mieloma – la cui fondazione, 25 anni fa, ebbe proprio un prezioso contributo dell’architetto Reitano. «Dalla nascita di AIL Catania – spiega il presidente dell’associazione Riccardo Bottino – sono state tante le iniziative messe in campo per migliorare la qualità di vita dei malati e per la raccolta fondi per sostenere la ricerca. Per questo ringraziamo CarlottaX, che, ormai da 4 anni, permette di premiare i giovani ricercatori sulle malattie oncologiche del sangue». Un campo che negli anni ha visto la medicina italiana essere tra le più all’avanguardia, come affermato dal presidente della Fondazione GIMEMA Marco Vignetti: «Un risultato frutto della collaborazione tra i più grandi ematologi del nostro Paese, che hanno anteposto agli obiettivi personali i risultati collettivi e la necessità di andare avanti. Non solo, ma anche per la stretta collaborazione con la società civile e un metodo che non considera il paziente un oggetto di terapia. Infatti, è emerso che i sintomi riferiti dagli stessi pazienti possono fornire informazioni importanti quanto quelle degli esami di laboratorio».
Capacità di ascoltare e sperimentare risultano dunque fondamentali nel campo della ricerca. Un esempio ne è il vincitore Francesco Versino, che ha posto l’attenzione sul tema delle trasfusioni e sull’anemia emolitica autoimmune, patologia che provoca una disfunzione del sistema immunitario e la conseguente distruzione dei globuli rossi. Relazione che apre a un’ulteriore riflessione sociale, avanzata dal direttore dell’Istituto di Ematologia dell’Università di Catania Francesco Di Raimondo: «In Sicilia c’è maggior necessità di trasfusioni che in altre parti d’Italia e, purtroppo, la cultura della donazione non è molto diffusa. Questo comporta che non siamo ancora indipendenti e che dobbiamo richiedere il sangue ad altre regioni. Occorre, quindi, uno sforzo anche in termini di sensibilizzazione».
A conclusione dell’evento, il presidente di CarlottaX Alessandro Amaro ha confermato l’impegno sociale dell’associazione, che, a breve, attiverà una raccolta fondi per l’acquisto di alcune sedie a rotelle da destinare ai bambini disabili di una scuola realizzata grazie a un progetto Rotary in Tanzania. La delicatezza del tema ha coinvolto anche numerosi Rotary del Distretto 2110 Sicilia e Malta (Catania Ovest, Catania, Catania Est, Catania Sud, Catania Etna Centenario, Misterbianco, San Gregorio di Catania-Tremestieri Etneo, Grammichele Sud Simeto, Aetna Nord Ovest Bronte, Aci Castello, Viagrande 150, Giarre Riviera Jonico Etnea, Paternò-Alto Simeto, Valverde Terra dei Ciclopi, Randazzo Valle dell’Alcantara).