La festa degli angeli custodi si celebra il 2 ottobre. La ricorrenza è istituita nel XVII secolo per volontà di papa Clemente X.
La festa degli angeli custodi
Il culto agli angeli è di origine medievale. Il termine deriva dal greco angelo, ossia messaggero. Nel 1670, papa Clemente X stabilisce che gli angeli vengano festeggiati il 2 ottobre.
L’esistenza degli angeli rappresenta un dogma di fede. Sono presenti sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento. L’annuncio a Maria giunge tramite un angelo; allo stesso modo è rivelata la resurrezione di Gesù alle donne giunte al sepolcro con gli unguenti.
A tutti gli uomini, sin dal momento del loro concepimento, è assegnato un angelo. Il suo compito è aiutare, sostenere e guidare l’uomo verso la sanità.
Gli angeli sono esseri spirituali dotati di intelligenza. Oltre a contemplare il volto di Dio fungono da messaggeri celesti, quindi sono un tramite fra ciò che è celeste e ciò che è umano.
L’angelo custode, la devozione
Gli angeli sono stati amati e studiati da tantissimi santi come, per esempio, Padre Pio e San Tommaso d’Aquino.
I cherubini sono protagonisti anche dell’arte. Da Giotto a Caravaggio sono stati rappresentati con fattezze e ruoli differenti.
La tradizione cristiana tramanda una breve ed intensa preghiera da recitare più volte al giorno. E’ un testo che induce a chiedere l’intercessione del nostro cherubino per essere guidati sulla retta via.
“Angelo di Dio che sei il mio custode, illumina, custodisce, reggi e governa me che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen”
Nel nostro Paese, il 2 ottobre ricorre anche la festa dei nonni, voluta dal Parlamento italiano nel 2005. La scelta della data non è certamente casuale ma vuol suggerire che anche i nonni si prendono cura degli altri, donando il loro tempo ed affetto.