Il Marocco ha annunciato di aver sventato 78.685 tentativi di emigrazione irregolare nel 2024. Questi dati forniti dal Ministero dell’Interno evidenziano la resilienza dei sistemi di sorveglianza delle frontiere e delle coste.
Secondo il ministero, il Regno del Marocco continua a fronteggiare una pressione migratoria costante e crescente in un contesto regionale instabile in Africa e soggetto a molteplici minacce. I dati evidenziano che il 58% dei migranti stranieri irregolari proviene dai paesi dell’Africa occidentale, il 12% dai paesi del Maghreb e il 9% dai paesi dell’Africa orientale e centrale.
Nella stessa azione, sono state smantellate 332 reti di trafficanti.
Sono state inoltre registrate 14 assalti e tentativi di intrusione nelle città occupate Sebta e Melilia, per un totale di oltre 4.290 migranti coinvolti.
Nel campo del salvataggio, 18.645 migranti sono stati tratti in salvo in mare e hanno ricevuto cure, tra cui assistenza, supporto medico, alloggio e orientamento, in conformità con la gestione umanitaria delle frontiere.
Inoltre, circa 6.135 migranti irregolari hanno potuto fare ritorno volontariamente nei loro paesi di origine grazie al coordinamento con le loro rappresentanze diplomatiche, nel quadro dell’approccio protettivo della Strategia nazionale per l’immigrazione e l’asilo (SNIA).
Questi sforzi dimostrano l’importante contributo del Marocco alla sicurezza regionale e alla lotta contro le reti di trafficanti transfrontalieri. Riflettono inoltre il suo impegno di solidarietà con i partner per una gestione collettiva e concertata delle sfide legate alla migrazione.
Da ricordare che l’agenzia nazionale italiana di notizie ANSA ha pubblicato, il 21 gennaio 2025, un articolo intitolato “Il Marocco, riferimento per l’Ue su migranti e terrorismo”. “Accordi e operazioni congiunte stanno evidenziando il suo ruolo”, ecco il testo integrale:
[Le migrazioni irregolari e la lotta al terrorismo continuano a rappresentare sfide cruciali nella regione euro-mediterranea, evidenziando il ruolo strategico di Paesi come il Marocco.
Punto di transito per i flussi migratori, la posizione geografica del Paese nordafricano lo rende centrale negli sforzi per contenere la migrazione irregolare verso l’Europa, combinando considerazioni umanitarie e imperativi di sicurezza.
Questo aspetto è tornato a emergere con forza a partire dall’estate scorsa, in linea con i dati e le analisi diffuse da veri media e istituzioni.
Nel dicembre scorso, il Marocco ha siglato un accordo con l’Unione Europea per rafforzare il sostegno economico destinato a programmi per il controllo dei confini e per l’assistenza ai migranti. Questo accordo, che prevede anche un aumento del monitoraggio congiunto delle rotte mediterranee, si inserisce nel quadro del Processo di Rabat, volto a bilanciare la gestione della migrazione con iniziative di sviluppo nei Paesi d’origine e di transito. Un ulteriore passo avanti è stato compiuto con il lancio di programmi mirati per la formazione delle forze di sicurezza marocchine, in collaborazione con esperti europei.
Tuttavia, le reti di traffico di esseri umani continuano a rappresentare un ostacolo significativo. Negli ultimi mesi, le autorità marocchine, in stretta collaborazione con partner europei, hanno smantellato diverse organizzazioni criminali. Ad esempio, a novembre, un’operazione coordinata ha portato al salvataggio di oltre 300 migranti nel Mediterraneo e all’arresto di oltre 50 trafficanti responsabili di traversate pericolose via mare. Questi interventi sottolineano l’importanza di condividere risorse, informazioni e strategie operative per affrontare il problema in modo efficace.
Sul fronte della sicurezza, il Marocco si conferma un alleato chiave nella lotta contro il terrorismo, soprattutto in Nord Africa e nella regione del Sahel. Di recente, i servizi di intelligence marocchini hanno collaborato con partner internazionali per sventare un piano terroristico che mirava a colpire infrastrutture sensibili in Europa. Questa operazione ha ulteriormente consolidato la reputazione del Paese come pilastro nella lotta al terrorismo globale. Inoltre, l’adozione di misure antiterrorismo più sofisticate, comprese tecnologie di sorveglianza avanzata, dimostra l’impegno del Marocco nel garantire la sicurezza regionale.
La convergenza tra migrazione e sfide alla sicurezza richiede una cooperazione costante e multilaterale. Il doppio ruolo del Marocco come Paese di transito e partner per la sicurezza evidenzia la necessità di strategie integrate che affrontino le cause profonde dei fenomeni migratori, promuovendo al contempo stabilità e sviluppo su entrambe le sponde del Mediterraneo.]