Mediterranews

Sabato ad Albenga e Loano due importanti appuntamenti culturali

Organizzati da Formae Lucis, Istituto Studi Liguri di Albenga ed Unitre Loano

Albenga- Nella “Città delle Torri” sabato la dottoressa Daniela Gandolfi, Dirigente Archeologa presso la Sede Centrale dell’Istituto, Museo Bicknell di Bordighera, parlerà sul tema  “Relitti, vino, olio e altre derrate nelle acque di Albenga” sulla base dei ritrovamenti effettuati nell’area marina di Albenga e dell’isola Gallinaria, su commerci, rotte e prodotti che venivano trasportati via mare in età preromana e romana. L’appuntamento è a Palazzo Peloso Cepolla alle ore 16 e 30 (nella Sala del Camino). I fondali di Albenga costituiscono un capitolo fondamentale della storia dell’archeologia subacquea nazionale e internazionale, a partire dal gennaio del 1950 quando, in seguito ai ritrovamenti sporadici di anfore da parte dei pescatori “Prain” di Albenga e all’impegno della Sezione Ingauna dell’Istituto, con il fondamentale contributo della nave recuperi Artiglio del Comm. Giovanni  Quaglia, fu ritrovato il grande relitto della nave romana di Albenga: ebbero allora inizio le prime pionieristiche indagini e il famoso archeologo “mediterraneo” Nino Lamboglia pose le basi e definì sistematicamente le tecniche e le metodologie di questa nuova disciplina, allargando i campi di indagine con numerosi scavi nel mediterraneo centro settentrionale. I risultati di questo lavoro di più di settant’anni di studi  sono stati in parte editi nel 2022 nel volume “La Nave Romana di Albenga”, curato dalla dottoressa Gandolfi e dal dott. Simon Luca Trigona della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Liguria e pubblicato dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri nella prestigiosa collana “Forma Maris Antiqui”.

Anche a Loano, sempre sabato pomeriggio (alle 15 e 30 nella Sala Consiliare) ci sarà un interessante evento organizzato dall’Unitre di Loano in collaborazione con “Formae Lucis”: si tratta di una conferenza del noto esperto d’Arte Don Emanuele Caccia e dedicata all’ Abbazia di Saint Denis a Parigi. Situata a nord della capitale, rappresenta una delle più straordinarie collezioni di arte sacra e regalia reale della Francia medievale. Ampliata nel VII secolo, l’abbazia divenne il luogo di sepoltura dei re francesi, incarnando il prestigio della monarchia. Il suo tesoro custodiva preziosi reliquiari, raffinati oggetti liturgici e le insegne utilizzate per le incoronazioni dei sovrani. Nei secoli, molti di questi manufatti furono dispersi o distrutti, ma alcuni esemplari sopravvivono e sono oggi conservati in istituzioni come il Louvre e la Bibliothèque nationale de France. “Formae Lucis” esplorerà la storia affascinante del tesoro di Saint-Denis, mettendone in luce l’importanza artistica e storica. Questa conferenza si inserisce nel ciclo degli interessanti interventi sul Medioevo organizzato da Unitre’ Loano e fa parte del percorso che Formae Lucis intraprende in questo anno giubilare, con un focus sulla storia fondativa dei luoghi di fede che hanno segnato non solo la storia diocesana, ma anche il panorama culturale più ampio.

Claudio Almanzi

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