
Con la prima edizione del “Tavolo del Ramadan – Iftar”, Rajae Naji Mekkaoui, l’ambasciatrice del Regno del Marocco presso il Vaticano e presso il Sovrano Militare Ordine di Malta, è stata protagonista a far riunire, 17 marzo a Roma, le massime autorità religiose d’Islam, Cristianesimo ed Ebraismo e rappresentanze diplomatiche straniere in Italia e nel Vaticano.
Questo Iftar, organizzato dall’ambasciata marocchina in collaborazione con “Media International Club”, è stato caratterizzato da una forte presenza di diplomatici, in particolare arabi, europei e asiatici nonché di eminenti personalità a rappresentanti di ONG impegnate nel dialogo e nella coesistenza.
Hanno preso parola l’ambasciatrice del Marocco presso la Santa Sede e il Sovrano Militare Ordine di Malta, Rajae Naji Mekkaoui, il Segretario di Stato presso la Santa Sede, il cardinale Pietro Parolin, Shaykh Muhammad Bin Abdul Karim Al Issa, segretario generale della Lega Islamica Mondiale, Rav. Joseph Levi, Rabbino capo della Comunità Ebraica di Firenze e Siena.
Intervenendo in questa occasione, l’ambasciatrice Rajae Naji Mekkaoui, ha sottolineato che il mese sacro del Ramadan invita al rafforzamento dei legami comunitari e alla promozione dell’unità e della solidarietà, rilevando che questo Iftar collettivo mette in pratica questi valori, unendosi attorno a precetti comuni e celebrando la fratellanza umana. “Quest’anno, il mese del Ramadan coincide con la Quaresima e il Giubileo cristiano e, sebbene questi periodi appartengano a tradizioni religiose diverse, condividono valori e obiettivi comuni”, ha aggiunto Naji Mekkaoui.
Il Marocco, sotto la guida illuminata di Sua Maestà il Re Mohammed VI, Commendatore dei Credenti, si erge come una terra di tolleranza e diversità, essendo il Regno un modello di convivenza e convivialità, dove tutte le religioni e le culture coesistono pacificamente, ha aggiunto il diplomatico, sottolineando che si tratta di un “impegno costante, mosso dalla convinzione che le religioni debbano essere ponti e non baluardi, e la diversità religiosa e culturale una ricchezza che deve essere gelosamente preservata”.
Naji Mekkaoui ha anche ricordato la visita in Marocco di Papa Francesco nel 2019, che ha segnato una tappa importante nel cammino della fraternità, sottolineando che la relazione tra Sua Maestà il Re Mohammed VI e il Sovrano Pontefice illustra perfettamente la volontà comune di lavorare per la pace e il dialogo interreligioso. Con questo stesso spirito, ha proseguito il diplomatico, il Marocco ha continuato a contribuire alla promozione del dialogo interreligioso e interculturale nonché alla tolleranza e nella lotta contro l’incitamento all’odio.
Da parte sua, il Segretario di Stato della Santa Sede, il cardinale Pietro Parolin, ha voluto rendere omaggio al Marocco per questa lodevole iniziativa, che costituisce un’occasione per riunire membri di diverse religioni. “Papa Francesco e io vi ringraziamo. Tutti uniti dallo stesso spirito e dalla stessa intenzione, quella di costruire un mondo migliore”, ha aggiunto il cardinale. “L’unità deve essere fatta dalla diversità e la diversità non deve mai diventare un motivo di divisione e un motivo di contrapposizione, ma deve diventare piuttosto una ricchezza per tutti. E credo che questa sera qui lo stiamo dimostrando… quindi ringrazio ancora e auguro che questa iniziativa possa ripetersi”, ha sottolineato.
Da parte sua, il Segretario generale della Lega Islamica Mondiale, Mohammad Abdelkarim Al-Issa, ha accolto con favore questa iniziativa che riunisce diverse comunità in occasione di questo mese sacro, simbolo di convivenza, tolleranza e benedizioni, sottolineando che durante questo mese benedetto i musulmani, in tutto il mondo, dimostrano devozione, condivisione e altruismo. Al-Issa ritiene che la promozione del dialogo tra culture e religioni contribuisca inevitabilmente a risolvere le divergenze religiose e di civiltà, creando al contempo ponti di comprensione e accordo tra le società.
Il Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Firenze e Siena, Joseph Levi, da parte sua, ha accolto con favore questa iniziativa che promuove la comprensione e la condivisione con gli altri. Dopo aver sottolineato che il Marocco è da secoli uno spazio di dialogo e convivenza tra ebrei e musulmani, ha sottolineato il “ruolo preponderante” del Regno nella promozione del dialogo e della pace.
Quanto al direttore del Media International Club, Nizar Ramadan, ha sottolineato che questa tavola Iftar ha riunito personalità illustri provenienti da contesti religiosi e culturali diversi, attorno agli stessi valori di universalità, pace e convivenza.
All’incontro interreligioso è stato lanciato un messaggio universale di pace e di coesistenza e un invito al continuo dialogo per stabilire ponti solidi tra le comunità.