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Prime luci di verità sul caso di Daniele Franceschi

Prime luci di verità sul caso di Daniele FranceschiEcco tutta la verità si Daniele Franceschi, il giovane viareggino morto nelle carceri francesi.

” familiari di Daniele Franceschi, (…) hanno saputo della morte del proprio congiunto due giorni dopo il suo decesso. Il giovane era stato arrestato in un Casinò della Costa Azzurra con l’accusa di falsificazione e uso improprio di carta di credito (…). In alcune lettere spedite da Grasse, Daniele raccontava di avere tanta paura, che in quel posto terribile odiavano gli italiani, di subire continue sopraffazioni, di sentirsi minacciato. Subito dopo l’arresto era stato colpito da una strana febbre. La temperatura era salita sino a 41, da ricovero immediato, ma nessuno lo aveva aiutato, si faceva da solo impacchi di acqua sulla fronte. Lo accusavano di non voler lavorare, tutti contro di lui: guardie e detenuti.”(crimeblog)

La madre commenta: ”Qualcuno all’inizio non mi credeva, adesso pero’ ci sono dei fatti che
dimostrano che avevo ragione, perche’ le indagini portate avanti fino ad ora dimostrano che ci sarebbero delle responsabilita’ dei sanitari del carcere”.  Daniele Franceschi, èmorto un anno fa nel carcere francese di Grasse.

 Cira Antignano, il 24 agosto, con la ricorrenza di un anno dalla morte del figlio, era andata a  chiedere giustizia davanti all’Eliseo così dichiara a La Nazione: ” è venuta fuori questa parziale verità, adesso però è importante fare completa chiarezza sull’aspetto degli organi di mio figlio che sono sparsi per la Francia e che invece, come ho richiesto da tempo, voglio che tornino in Italia”. Il racconto prosegue: ”Adesso capisco alcuni dubbi che mi erano venuti quando andai in Francia assieme all’altro mio figlio Tiziano e i miei parenti e vidi Daniele per pochi minuti. Secondo me avevano fatto l’autopsia il giorno prima di quando me l’hanno fatto vedere, perche’ era interamente fasciato, era gelato e mi chiedo come avrebbero potuto fare l’autopsia su un corpo in quelle condizioni, in pochi minuti l’ho visto ed ho avuto una strana sensazione quella che possono avere le mamme, un sesto senso che a distanza di tempo poi purtroppo sembrerebbe avere del fondamento. Ho sempre affermato che hanno fatto morire Daniele in quel carcere e che se fossero intervenuti prima a questo punto sarebbe stato sempre con noi”.

 

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"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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