Salute

Ginkgo Biloba una pianta utile nella Sclerosi Multipla? Uno studio americano

 Ginkgo Biloba una pianta utile nella Sclerosi Multipla? Uno studio americanoCirca 400.000 persone negli Stati Uniti (60.000 in Italia) soffrono di sclerosi multipla ed il 55 per cento di questi ha sintomi gravi, secondo la Fondazione Sclerosi Multipla. Anche se non esiste una cura per la sclerosi multipla, i medici fitoterapeuti sostengono che il ginkgo biloba possa alleviare alcuni sintomi della malattia. A causa di una mancanza di ampi studi clinici per testare la sicurezza del ginkgo e la sua efficacia, è opportuno consultare sempre il proprio medico prima dell’uso. La maggior parte dei nervi nel nostro corpo sono ricoperti dalla mielina, una sostanza che accelera gli impulsi nervosi. La sclerosi multipla, o SM, è una malattia cronica in cui il sistema immunitario attacca la guaina mielinica che ricopre i nervi del cervello e del midollo spinale. Secondo l’Università di Medicina Johns Hopkins, i sintomi includono la depressione, affaticamento, alterazioni della vista, spasmi muscolari, problemi di coordinazione, tremori, disturbi cognitivi e debolezza generale. Mentre all’origine della distruzione della mielina nel sistema nervoso centrale sembra essere un attacco da parte del sistema immunitario, le cause rimangono poco chiare. Gli alberi di ginkgo, altrimenti noto come alberi di capelvenere, risalgono al periodo del Paleozoico, quando i dinosauri popolavano la terra. Il ginkgo può vivere per 1000 anni e crescere ad altezze di 100 piedi. L’albero di ginkgo deciduo ha una corteccia grigia, frutta maleodorante e foglie a forma di ventaglio usate per scopi medicinali. Originario della Cina, rimangono in natura pochissimi alberi da ginkgo, ma sono ampiamente coltivati in Cina, Giappone, Francia e Stati Uniti del sud-est. Secondo Steven Foster, autore del libro “National Reference Desk Geographic Nature Medicine,” la medicina cinese usa le foglie di ginkgo per problemi cardiaci e polmonari, mentre la fitoterapia occidentale si concentra sulla capacità delle foglie di ginkgo di migliorare la concentrazione, l’acutezza mentale e la circolazione del sangue nel cervello. Il ginkgo sembra avere effetti antiossidanti nel sistema nervoso centrale e può aiutare ad alleviare alcuni sintomi della sclerosi multipla. Uno studio del 2005 condotto dal Dipartimento di Neurologia dell’Università di Medina e Scienza dell’Oregon suggerisce che la pianta possa migliorare la capacità di prestare attenzione. Il ginkgo contiene anche composti attivi che migliorano la circolazione nel cervello e nel sistema nervoso centrale ed aiuta a prevenire la perdita di memoria associata alla sclerosi multipla. Tuttavia, sono necessarie ulteriori prove scientifiche. Generalmente considerato sicuro, il ginkgo può causare disturbi gastrointestinali, vertigini, mal di testa e reazioni cutanee allergiche in rare occasioni. Segnalazioni isolate mostrano che il ginkgo può provocare emorragie interne spontanee e può inibire la funzione piastrinica. L’estratto di foglie di ginkgo può anche aumentare il rischio di convulsioni per le persone con epilessia. Il Centro Medico dell’Università di Pittsburgh mette in guardia bambini, donne incinte e che allattano, epilettici, emofiliaci, persone che hanno subito interventi chirurgici e gli individui che assumono farmaci per fluidificare il sangue devono evitare l’uso del ginkgo.

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Alessandro Rasman

Alessandro Rasman, 49 anni, triestino. Laureato in Scienze Politiche, indirizzo politico-economico presso l'Università di Trieste; è malato di sclerosi multipla, patologia gravemente invalidante, dal 2002. Per Mediterranews cura una speciale rubrica sulla sclerosi multipla.

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