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Halloween, la notte magica per eccellenza


halloweenHalloween
, la notte magica per eccellenza.
Halloween ovvero la vigilia di Ognissanti. Denominata in inglese All Hallows’ DayS è una celebrazione molto radicata nella cultura americana ed in quella anglo-sassone in generale,che che in un certo modo ci riporta  al nostro Carnevale, seppure orientato decisamente verso l’aspetto più oscuro, soprannaturale, della realtà.
Halloween, da ormai diversi anni anche in Italia, è divenuta un’occasione per dedicare una serata a fantasie e festeggiamento.

Giovani e giovanissimi in questa data trovano l’occasione per sfogare e trasformare in gioco tutte le paure più o meno coscienti che ribollono nelle profondità della mente.

La festa di Halloween si fa risalire all’epoca in cui le isole britanniche erano dominate dalla cultura celtica, prima che l’Europa divenisse, man mano, impero romano Le popolazioni del territorio erano dedite all’agricoltura e l’anno nuovo aveva inizio con il 1° novembre, a conclusione dei lavori nei campi. Si festeggiava così Samahain, la fine dell’estate, e i colori erano l’arancio per ricordare la mietitura e il nero come simbolo dell’inverno.
La terra si preparava al lungo sonno invernale e tutto il raccolto era ormai fatto e riposto al sicuro. I contadini, terminata la loro fatica, dimenticavano il duro lavoro e si concedevano un momento di pace per godersi i doni che gli dei avevano loro concesso.

Se consideriamo che la giornata in quei tempi terminava al tramonto, e dunque il giorno successivo iniziava proprio dopo quelle ore,la giornata del primo novembre era dedicata agli dei che venivano evocate a titolo di ringraziamento
ed auspicio per il nuovo anno agrario. In quella notte e tutti gli spiriti e le divinità si presentavano erano sulla terra per divertirsi insieme agli uomini. Ma gli uomini, non sempre erano disposti ad accogliere gli spiriti e i contadini dei villaggi si travestivano in modo con costumi orribili e rendevano le loro case bui e poco accoglienti, per far scappare gli spiriti maligni.

Quando la Chiesa si sostituì al paganesimo, come per altre circostanze, fece propria quell’usanza sostituendola con il giorno di Ognissanti. Così l’antica Halloween non andava perduta e la cultura popolare salvò quella data che è divenuta sinonimo di notte stregata, popolata da tutti gli spiriti maligni che la fantasia potesse immaginare.

Tra le diverse rappresentazioni e scenografie di Halloween la zucca la famosa jack-o-lantern, ricopre il posto simbolico più rilevante. La zucca che ben si addiceva a rappresentare il rituale agreste soprattutto in riferimento alla fertilità, oggi non è altro che un amuleto, un guardiano contro gli spiriti maligni che, notte tempo, desiderano, di soppiatto, introdursi in un’abitazione.

Si tratta di preparare una grossa zucca svuotata della polpa ed intagliata in maniera tale da ricordare una testa dal diabolico ghigno, inserivi nella cavità una candela accesa, ed esporla sui davanzali delle finestre. Nel tardo pomeriggio i bambini si travestono a piacere, il volto mascherato ei vestiti ampi e vari che non permettono l’identificazioni e che in qualche modo incutono paura. Bussano ad ogni porta richiedendo dolcetti o caramelle sotto la minaccia di sgradevoli ritorsioni in caso di rifiuto. Sono o non sono spiriti burloni o, addirittura, maligni?
La loro richiesta è “Trick or treat!” ossia “Regalo o scherzetto!”

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