Italia

Cagliari razzista? Picchiati due venditori di rose. Cagliari solidale? Parte la macchina

Cagliari, inizia il 2012 in modo poco dignitoso. La città cresce, aumentano i migranti e di pari passo gli episodi razzisti paiono aumentare, tutto questo molti lo giustificano con l’ingente crisi economica. Eppure martedì notte a Cagliari c’è chi ha vissuto attimi di paura e terrore, si tratta di due giovani cittadini del Bangladesh venditori di rose. Nel centro di Cagliari sono stati aggrediti e picchiati in malo modo, uno ha un ginocchio fratturato. Immediata la solidarietà del sindaco Zedda:”Ho parlato con alcuni rappresentanti della comunità del Bangladesh che vive da tempo in città. Loro sanno bene che quello che è capitato a Islam Animur è un fatto isolato che condanniamo, prima che come amministrazione, come donne e uomini cagliaritani. A Islam va tutta la mia solidarietà e l’augurio di rapida guarigione: in questo periodo di convalescenza troverà aperte le porte del Comune per qualunque cosa abbia bisogno.” Zedda lo comunica persino su FB.

I pestaggi sarebbero avvenuti, secondo la testimonianza del presidente del comitato Urban Center, Stefano Gregorini, in via Università intorno alle undici: “Passeggiavo con un amico quando si è avvicinato un losco individuo con birra alla mano e visibilmente ubriaco, che mi ha chiesto una sigaretta. Mi ha detto sbiascicando che “noi siamo diversi da loro”, ma prima ancora che potessi rispondergli si è girato e ha notato un giovane venditore di rose pakistano che andava verso la Torre dell’Elefante. L’ha rincorso per pochi metri, si è fatto dare le rose e lo ha picchiato, facendolo cadere a terra sanguinante. Tutto in quaranta secondi”. (Sardegna Oggi)

Il secondo episodio invece è stato documentato da  Salvatore Bandinu dell’associazione Il raglio: “A mezzanotte e mezza circa, in piazza Savoia, I.A, un venditore di rose del Bangladesh, è stato brutalmente aggredito senza motivo da un ubriaco. Dopo avergli gettato a terra tutto il mazzo di rose, rovinandole, gli ha rotto la gamba all’altezza dell’articolazione del ginocchio, sferrandogli un calcio con l’intenzione di fratturarlo”. (Sardegna Oggi)

 Ora è ricoverato all’ospedale Marino. Per aiutare la famiglia “poiché non potrà vendere rose per diverso tempo”, l’associazione ha organizzato una raccolta fondi. Le offerte verranno raccolte domani 6 gennaio dalle 9.30 alle 13 in piazza San Cosimo presso il banchetto dell’Anpi allestito nell’ambito dell’iniziativa “La Piazza della Solidarietà”.

 

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