Insegnanti Quota 96: Bastico e Ghizzoni vanno avanti. Nuovi emendamenti

Fra qualche giorno scadono i termini per la presentazione della cessazione di servizio online eppure le proteste degli insegnanti sono si placano. Effettivamente Ata e docenti sono stati presi in giro dalla riforma delle pensioni, non potranno andare in pensione se non hanno i requisiti maturati entro il 31 di dicembre 2011, ma loro, il personale del comparto scuola chiude l’anno il 31 di agosto. E’ caos.
A loro ci pensano da mesi le parlamentari del Pd Mariangela Bastico e Manuela Ghizzoni che hanno, incontrato una parte di coloro che animano il blog quota 96 e che comunque questo anno rischiano di non andare in pensione. Bastico e Ghizzoni hanno dichiarato: “Abbiamo presentato un emendamento al decreto milleproproghe per spostare al 31 agosto 2012 la data per la verifica del possesso dei requisiti, in quanto riteniamo sia una norma di giustizia, volta ad equiparare il personale della scuola agli altri lavoratori.” “Intendiamo continuare il nostro impegno politico e parlamentare, sostenuto dal PD e dai gruppi parlamentari PD, perché nei prossimi disegni di legge o decreti legge che il Governo approverà e presenterà alle Camere ci sia la norma sullo spostamento al 31 agosto 2012 ad iniziare dalla riforma del mercato del lavoro o da uno specifico provvedimento sul sistema pensionistico, volto a correggerne alcune criticità’, quali quelle relative agli esodati ” “Se l’iniziativa non sara’ del governo, ripresenteremo emendamenti in Parlamento”.

 Intanto dopo la presa di posizione della Cisl di Sassari, l’Anief diffida il Miur dal non aprire il sistema Polis ai colleghi che maturano i requisiti di pensione anticipata secondo le vecchie regole entro il 31 dicembre 2012. In caso di risposta negativa, alla scadenza delle 24 ore saranno messi a disposizione il modello cartaceo da protocollare presso l’istituzione scolastica sede di servizio entro il 30 marzo, insieme alle istruzioni operative per ricorrere preliminarmente al Tar Lazio avverso il D. M. n. 22 e la C. M. 23 del 12 marzo 2012, prima di adire il giudice del lavoro.