OCV: quando una multinazionale uccide il presente. Una voce da Vado Ligure
Se ne parla da un mese ma nulla si muove. Cassa integrazione, mobilità e poi?A Vado Ligure uno storico sito industriale chiuderà i battenti il 31 di maggio. Ormai le maestranze ne hanno la certezza, ai tavoli di concertazione si firmano e rifirmano le solite scartoffie, certo è che nessuno, proprio nessuno pare interessarsi del presente di quelle persone che sono state formate ed hanno lavorato per la Owens Corning. Riportiamo la voce di un dipendente OCV. “Un fulmine a ciel sereno. Dopo aver investito 20 Milioni di euro la OCV se ne va. Noi abbiamo già sofferto 1 anno di cassa integrazione . Molti di noi, hanno vissutola trasformazione da Montedison a O.C.V con l’intermezzo francese della Saint Gobain. La gestione cambiava e restavano immutati i ricatti, ieri come oggi. Abbiamo poi raggiunto ottimi traguardi di produzione, sono stati fatti investimenti per cosa? Tutti gli sforzi hanno portato ad una forza lavoro formata e competente, il sito è stato migliorato, persino in tecnologia e qualità. Ma tutto è stato vano.” Parole commoventi, toccanti, segnali di una realtà che non cambia, anzi peggiora. “Sono stati spietati nei nostri confronti hanno annunciato una chiusura che mai nessuno avrebbe immaginato. Persino le istituzioni sono rimaste perplesse e impotenti”. E’ strano il comportamento di “una multinazionale che arriva qui per un brevetto prendendo sovvenzioni dalla cassa integrazione e se ne va lasciando 200 famiglie sul lastrico.”
E’ deluso il dipendente dell’OCV ed infatti sottolinea “Sicuramente abbiamo perso fiducia nelle istituzioni che permettono a questi signori di venire in Italia per comportarsi in questo modo.Mi vergogno al pensiero che i nostri padri esportavano professionalità e tecnologia, mentre ora vengono in Italia, se la prendono e se ne vanno!” Parole tristi, di chi prova la scottante umiliazione di aver lavorato per una multinazionale che preferisce andare dove tutto costa meno, in un altro Paese, conclude il lavoratore “Io credevo di avere ancora 10 anni di lavoro assicurato, ero contento, l’impianto è nuovo di zecca. Ero contento di poter aiutare mio figlio a farsi una famiglia, di finire di pagare la macchina, il mutuo. Tutto questo finisce .”