Italia

Attentato a Lello Filippone, cronista. L’Ndrangheta impone il silenzio?

Calabria, è paure. Le ‘ndrine colpiscono giorno per giorno una infinita varietà di obiettivi. Dopo le numerose minacce agli amministratori l’ndrangheta prende di mira il mondo dell’informazione. Le ndrine vogliono il silenzio.Martedì notte un ordigno  ha distrutto l’auto di Lello Filippone, 32 anni,cronista di Calabria Ora e corrispondente dellaReuters. L’auto, una Renault Modus, parcheggiata sotto casa del giornalista, in via Nosside, alla periferia sud di Locri, è andata completamente distrutta. Le fiamme sprigionatesi con l’esplosione hanno lambito il portone e le finestre dell’abitazione di Filippone.Il tutto è accaduto alle 2 di notte mentre nella casa poco distante dormivano madre e sorella di Filippone.


Lello Filippone lavora da anni come cronista e spesso scrive pezzi di inchiesta. Al vaglio degli inquirenti  sono gli ultimi articoli scritti da Filippone. Gli inquirenti stanno inoltre visionando i fotogrammi di alcune telecamere di sicurezza poste nelle vicinanze del luogo dell’attentato. Filippone dichiara: «Non mi sottraggo ai miei doveri e continuerò a fare con professionalità il mio lavoro» .L’editore di Calabria Ora Alfredo Citrigno e il direttore della testata Piero Sansonetti hanno espresso la loro solidarietà a Filippone, un «giornalista di primissimo piano che non ha paura e fa inchieste che scottano».

Da anni in Calabria cronisti vivono una particolare situazione di pericolo, diversi sono gli attentati e gli atti intimidatori come se le ‘ndrine volessero un silenzio perpetuo.

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