Salute

Sclerosi Multipla: da Firenze un piccolo studio sul Metodo Zamboni in età pediatrica

E’ stato pubblicato sul sito della rivista medica “Multiple Sclerosis Journal” un piccolo studio perentoriamente intitolato “Nessuna associazione tra l’insufficienza venosa cronica cerebro spinale e la sclerosi multipla in esordio pediatrico“.

Secondo alcuni ricercatori italiani, coordinati dalla Dott.ssa M. Marinoni dell’Università di Firenze, è stato ipotizzato che l’insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI) abbia un ruolo causale nella sclerosi multipla (SM). La valutazione dell’esordio pediatrico della SM (POMS) può fornire una preziosa finestra sull’opportunità di studiare i fattori ipotizzati di rischio in stretta associazione temporale con l’esordio della malattia.


Al termine dello studio, secondo gli autori, i risultati si aggiungerebbero ai dati precedenti contro un ruolo causale della CCSVI nella SM.

Analizzando lo studio, quello che non appare è che la lesione fondamentale, ovvero l’ostacolo intraluminale nella vena giugulare, che è la base della patologia della CCSVI, è significativamente più frequente nei bambini con sclerosi multipla rispetto ai bambini sani. Questo non è stato scritto né nel titolo né nel riassunto (abstract). Il vero titolo potrebbe invece essere “Gli ostacoli intraluminali nella vena giugulare interna sono già presenti nella sclerosi multipla nell’età pediatrica più significativamente che non nei bambini sani”.

Fonte: http://msj.sagepub.com/content/early/2012/04/17/1352458512445943.abstract

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Alessandro Rasman

Alessandro Rasman, 49 anni, triestino. Laureato in Scienze Politiche, indirizzo politico-economico presso l'Università di Trieste; è malato di sclerosi multipla, patologia gravemente invalidante, dal 2002. Per Mediterranews cura una speciale rubrica sulla sclerosi multipla.

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2 Commenti

  1. Grazie per il costante aggiornamento riguardo la CCSVI ed i chiarimenti in merito.
    Vi chiedo, se possibile, di rendere possibile il collegamento diretto ai link che indicate.
    Avrei volentieri commentato l’articolo della ricercatrice, peccato che per accedere al testo completo dell’articolo sia necessario essere abbonati.

    1. Il nostro collaboratore cita la fonte da dove prende il testo, per correttezza e netpolicy, più di questo non possiamo fare.

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