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Terremoto Previste nuove forti scosse nelle zone limitrofe a quelle colpite Pericolo per area tra Finale Emilia e Ferrara

 terremotoPer la commissione Grandi Rischi non è da escludere che “l’attività sismica si estenda ad aree limitrofe a quella già attivata ora”.


 “Nel caso di una ripresa sismica è significativa la probabilità che si attivi il segmento compreso tra Finale Emilia e Ferrara con eventi paragonabili ai maggiori registrati” e “non si può escludere l’eventualità che, pur con minore probabilità, l’attività sismica si estenda in aree limitrofe a quella già attivata ora”. Sono le conclusioni a cui è giunta la Commissione Grandi Rischi che sono state rese note oggi dal presidente del Consiglio Mario Monti nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Nella relazione della Commissione Grandi Rischi, inviata ieri al capo del Dipartimento di Protezione Civile e diffusa oggi dal governo si segnala che “non esistono a tutt’oggi metodi scientifici attendibili di previsione dei terremoti nel breve periodo. Tuttavia la conoscenza del sottosuolo (le ‘faglie’) e gli eventi che si sono succeduti dal 20 maggio in poi permettono di formulare alcuni orientamenti per l’evoluzione futura”. La sequenza in Emilia, si spiega ancora, ”ha sollevato interrogativi nell’opinione pubblica sull’adeguatezza della mappa di pericolosità sismica usata per la normativa antisismica. La Commissione nota che alla zona colpita dai recenti sismi era stata assegnata una magnitudo massima attesa di 6.2, e che i valori registrati dello scuotimento del terreno sono compatibili con i valori della mappa; a tutt’oggi non ci sono pertanto elementi per concludere che la sequenza sismica emiliana si collochi al di fuori della normativa vigente”.

Lo Stato, ha assicurato poi Monti, “intensificherà la presenza” nelle zone colpite dal terremoto. “Il governo -ha spiegato Monti- anche sulla base delle indicazioni formulate dalla commissione, sosterrà e rafforzerà le iniziative già in atto, assumendo, d’intesa con le Regioni, tutti gli interventi necessari a tutelare le comunità locali, oltre a consentire l’avvio della ricostruzione. Ciò richiederà uno sforzo straordinario in termine di risorse, competenze e strumenti”. “Un governo -ha detto ancora Monti rivolgendosi alle popolazioni colpite dal sisma- non può né scongiurare i terremoti, né prevedere i terremoti e il momento in cui si manifestano. Ma noi come governo vogliamo incoraggiarvi a non vedere le cose in modo ancora più grave e preoccupato di come naturalmente già le vedete. Spero che per voi sia un elemento di rassicurazione sapere che il governo di un grande Paese come l’Italia è pienamente impegnato con tutti gli strumenti disponibili a essere vicino a voi e spero presto ci possa essere un rasserenamento della vita complessiva di questa straordinaria Regione che e’ l’Emilia Romagna, ma anche di lembi di Lombardia e di Veneto e soprattutto delle vostre vite individuali”. “Abbiamo sottolineato al presidente Errani che lo Stato, che fin dal primo momento è stato presente, intende intensificare la propria presenza con una serie di iniziative diverse che seguano con grande attenzione tutti i settori che sono rilevanti per un’efficace azione”.

“Occorrerà potenziare in determinate zone la presenza dello Stato -ha spiegato Catricalà- e già da ieri abbiamo cominciato a ragionare su come fare a intervenire in maniera pronta ed efficace sulle strutture che sono particolarmente deboli dal punto di vista sismico”. Cancellieri ha invece riferito sulla riunione del Comitato nazionale per l’Ordine e la sicurezza pubblica svoltasi ieri, durante la quale “sono stati messi in atto tutti i provvedimenti che potranno garantire la sicurezza delle popolazioni. Sono stati rinforzati i presidi sul territorio con presenze di uomini e mezzi, rafforzate le Prefetture delle zone interessate in modo da poter garantire una risposta certa e precisa perché la gente dell’Emilia deve stare tranquilla, deve serenamente vivere la propria vita sapendo che lo Stato è accanto a lei e non farà mancare nulla di quanto è necessario”. “Abbiamo messo a disposizione tutte le risorse che saranno necessarie”, ha assicurato Di Paola. “Questo è un terremoto -ha sottolineato Passera- che tocca una delle zone d’Italia più attive, più ricche e dove il problema inedito per dimensione esiste anche sul fronte del tessuto economico. Dobbiamo fare in modo che si possa tornare a lavorare il più velocemente possibile, ovviamente in condizione di sicurezza. Priorità alle vite umane, ma altrettanta attenzione a questo problema inedito che è quello del tornare al lavoro”. (Adnkronos/Ign)


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