Società

Come governare il KI Soffio ed energia vitale

Il salice affonda bene le sue radici,
per questo l’albero si può donare al vento

Il KI, energia fondamentale dell’universo, il KI che nella disciplina dell‘Aikido è soffio ed energia vitale, il KI dalla natura profonda, necessita da parte nostra della giusta comprensione e dell’acquisizione di capacità atte a riconoscerne le sue manifestazioni e i suoi effetti.

La percezione del KI non è esclusivo obiettivo di chi pratica arti marziali. Capire come assecondarlo e percepirlo nella maniera più profonda possibile, dominare questo  sesto senso di cui siamo dotati, può essere perseguito da ognuno di noi.  Ciò non di meno la metodologia di ricerca e  applicazione per poter sentire lo scorrere della nostra energia vitale, il nostro KI, deve essere condotta in modo rigoroso.

Come ci insegna la pratica dell’Aikido , il primo passo da compiere è quello di raggiungere il rilassamento; se non c’è rilassamento, ma tensione, la presenza del KI non può essere avvertita. Il rilassamento deve essere fisico e mentale: quello fisico è ottenuto, tra l’altro, attraverso la respirazione accompagnata da movimenti di scioglimento.

Ogni movimento, eseguito lentamente, comporta un atto respiratorio completo: si inspira e si espira, concentrandosi totalmente sulla zona interessata dal movimento; ciò comporta il rilassamento dei muscoli, dei nervi e un migliore fluire del KI lungo i suoi canali . Tutto il corpo, non più contratto, è disponibile a ricevere e dare energia. Successivamente, uno dei punti più importanti per la pratica dell’Aikido e per la stessa vita quotidiana, il tanden, area di energia, viene portata al centro dell’attenzione attraverso lo Yodo-ho, movimento ondulatorio e circolare orario del tanden. Altro punto essenziale è la concentrazione del KI nelle varie parti del corpo. Bisogna imparare a vedere l’interno del nostro corpo per sentire scorrere e indirizzare l’energia.

In totale rilassamento e con una chiara visione interna si è pronti a percepire il KI e a indirizzarlo, con l’aiuto della respirazione, nelle varie parti del corpo: braccia, gambe, tanden, colonna vertebrale e così via.,

 Solo dopo molte prove, si arriva al rilassamento mentale alla ricerca della calma assoluta di pensiero per entrare in sintonia con l’energia che è in noi e ci circonda.

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