Sclerosi Multipla: una revisione Cochrane chiede studi sull’angioplastica secondo il metodo Zamboni
E’ stato pubblicato sul sito della prestigiosa Cochrane Library una revisione intitolata “Angioplastica per il trattamento dell’insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI) in pazienti con sclerosi multipla“.
Secondo alcuni ricercatori, coordinati dalla dr.ssa Esther J van Zuuren, la sclerosi multipla (SM) è una malattia infiammatoria del sistema nervoso e la causa più frequente di disabilità neurologica nei giovani adulti. La mielina, il materiale che avvolge e protegge i nervi, viene danneggiata e questo si traduce in cicatrici e nella formazione di placche.
La SM viene considerata una malattia immunomediata in cui il sistema immunitario del soggetto attacca il sistema nervoso e gran parte delle terapie farmacologiche attuali si basano su questa ipotesi.
Tuttavia, è stata recentemente proposta una nuova teoria che suggerisce come un flusso di sangue compromesso nelle vene che drenano il sistema nervoso centrale, la cossidetta insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI), possa giocare un ruolo nella causa della SM. Si pensa che la CCSVI sia congenita e che possa causare depositi di ferro che a loro volta inducono il sistema immunitario ad attaccare il sistema nervoso centrale, danneggiando così la mielina. Il trattamento proposto per la CCSVI è l’angioplastica mediante palloncino che prevede l’ampliamento delle vene ristrette (stenosi), comunemente chiamata “procedura di liberazione“. Questa teoria ha ottenuto un sacco di attenzione tramite Internet, soprattutto tra la comunità di pazienti, e l’accresciuto interesse da parte dei media ha ulteriormente migliorato le aspettative delle persone che soffrono di sclerosi multipla. I ricercatori hanno cercato nella letteratura ma non hanno trovato studi che soddisfavano i criteri di qualità metodologica necessari per la loro inclusione nella loro revisione.
Secondo gli autori non esiste attualmente alcuna prova per sostenere o confutare l’efficacia e la sicurezza dell’angioplastica per la CCSVI nelle persone con SM. Sono necessari studi robusti e ben strutturati.
Fonte: http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/14651858.CD009903.pub2/abstract
COMMENTO:
La revisione di questo articolo “Cochrane” chiede studi, proprio come quello italiano “Brave Dreams“, promosso e finanziato dalla Regione Emilia Romagna, partito di recente e duramente contestato dal Presidente della Società Italiana di Neurologia e dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism).
Simili atteggiamenti oscurantisti e contro la ricerca non fanno certo l’interesse dei malati.