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Perugia: collettiva sulle Parole, curata da Luca Beatrice

Perugia: collettiva sulle Parole, curata da Luca Beatrice ALBENGA- Ci sarà anche una nutrita delegazione ingauna alla inaugurazione della interessante proposta di Luca Beatrice, che verrà presentata a partire dal 24 aprile a Perugia, al Palazzo della Penna. Si tratta della collettiva: “ L’arte è un romanzo- La straordinaria storia delle parole che diventano immagini” che resterà aperta fino al primo settembre. La mostra verrà inaugurata in occasione del tradizionale festival Internazionale del Giornalismo ( a Perugia dal 24 al 28 aprile). A guidare la delegazione savonese saranno i critici d’arte e giornalisti Pascal Mc Lee ed Adalberto Guzzinati. Curata da Luca Beatrice, e promossa dal Comune di Perugia e Regione dell’Umbria, in collaborazione con il Festival Internazionale del Giornalismo, il Circolo dei lettori della città di Perugia ed il Circolo dei lettori della città di Torino, la collettiva vuole raccontare le molteplici correlazioni esistenti tra l’universo della scrittura e il mondo dell’arte contemporanea. In esposizione più di sessanta opere di artisti italiani e stranieri, caratterizzate da un’eterogeneità dei linguaggi espressivi: dalla pittura alla fotografia, dall’installazione alla scultura, dall’illustrazione a oggetti di design che portano la firma di architetti di fama internazionale. “ L’arte è un romanzo” segue un percorso ideale che, grazie a un allestimento coinvolgente ed emozionale, mette in evidenza differenti interpretazioni dell’idea del libro: dalla visione di oggetto/simulacro – Schedario, 1967 di Ugo Nespolo – alla rilettura in chiave personale – i frontespizi “auto storicizzati” di Guglielmo Achille Cavellini – dalla correlazione con il dato storico – Costituzione cancellata di Emilio Isgrò – fino a lavori dove il romanzo è sintetizzato nella rappresentazione della parola scritta e del solo segno grafico, ovvero la punteggiatura, in “Proposizione: Particolare”, 1990 di Maurizio Arcangeli.
 Sono presenti alcuni focus su scrittori simbolo: Primo Levi, evocato con un lavoro di piccole dimensioni di Fabio Mauri del 1971 e con la tela Noi non siamo gli ultimi, 1971 di Zoran Music, e Pier Paolo Pasolini, ritratto nelle fotografie di Elisabetta Catalano e Sandro Becchetti, raccontato attraverso l’installazione di Alfredo Jaar, ispirata al film Mamma Roma e il video di Cerith Wyn Evans, Fire work Text, 1999, girato sulla spiaggia di Ostia, esattamente nel luogo in cui venne ucciso. Altre proposte stuzzicanti al secondo piano del Palazzo della Penna, con la fantascienza, rievocata in Carte Noire, 1999 di Giulio Paolini e nelle copertine di Urania di Karel Thole, per arrivare al libro di viaggio, inteso sia nello spirito “on the road” con le tavole di Hugo Pratt, Corto Maltese in Cordoba, 1989 e la fotografia di Dennis Oppenheim Reading Position for Second Degree Burn, 1979, sia come nostalgica ricerca del sé nella lontananza, da Shirin Neshat Games of Desire, 2009. Un grande spazio è anche dedicato alle ambientazioni meneghine. Milano città letteraria per eccellenza e sede della maggiori case editrici del ventesimo secolo in Italia, con i Gialli Mondadori disegnati da Carlo Jacono e gli enigmatici dipinti di Emilio Tadini, grande pittore, oltre che scrittore, poeta e fine giornalista.
 L’interessante percorso studiato con genialità da Luca Beatrice continua con il celebre romanzo d’amore e di sesso “Poema a fumetti” del1969 di Dino Buzzati ( che sancì la definitiva affermazione del grande belllunese in campo pittorico) e i disegni di Valentina di Guido Crepax, omaggio al mondo dell’infanzia con l’opera dell’artista spagnola Pilar Albarracìn, El Asno, 2010, e i libri di Bruno Munari ideati per i più piccoli, da Disegnare un albero, 1978 a Favola delle Favole, 1994.
 La mostra si chiude con opere che riprendono il libro oggetto, Claudio Parmiggiani, “Parla anche tu”, 2005 e Mario Dellavedova, “Storie di emozioni”, 1998-2000.

 La mostra sarà corredata da un bel catalogo bilingue (italiano ed inglese) curato da Luca Beatrice e pubblicato da Silvana Editoriale.
CLAUDIO ALMANZI

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