Esteri

Il Re del Marocco presiede la cerimonia della creazione della Fondazione Mohammed VI degli Ulema africani

Casablanca 14 luglio 2015 – Sua Maestà il Re del Marocco, Mohammed VI, Amir Al Mouminine, ha presieduto, ieri lunedì, al Palazzo Reale a Casablanca, la cerimonia d’annuncio della creazione della Fondazione Mohammed VI degli Ulema africani, un’istanza destinata ad unificare e coordinare gli sforzi degli ulema musulmani, in Marocco e negli altri Stati africani, in vista di fare conoscere i valori dell’islam tollerante, di diffonderli e di consolidarli.

A questa occasione, il portavoce del Palazzo Reale, Abdelhak Lamrini ha sottolineato che “in applicazione delle Alte istruzioni date dalla Vostra Maestà, nella Vostra qualità di Amir Al-Mouminine, è stato proceduto alla creazione del Fondazione Mohammed VI degli Ulema africani, collocata sotto la presidenza effettiva della Vostra Maestà”. Erano presenti alla cerimonia gli ulema di 29 paesi africani.

Lamrini ha fatto sapere che il Sovrano ha nominato Ahmed Toufiq, ministro di Habous e degli Affari Islamici, presidente delegato della Fondazione Mohammed VI degli Ulema africani.

Il presidente delegato della Fondazione, Ahmed Toufiq ha sottolineato che “la decisione di creare questa istituzione non è legata ad una circostanza particolare, non procede neanche di un’idea fortuita. È espressione di un lavoro in profondità, addossato ad un ricco capitale accumulato nelle relazioni del Regno del Marocco con una trentina di paese d’Africa nel passato, tutto come si basa su una congiunzione di punti di interessi comuni in rapporto con il presente e l’avvenire”.

La correlazione tra il collocamento di questa Fondazione e le preoccupazioni del presente e dell’avvenire appare attraverso due elementi: Il primo elemento è in linea con le attese espresse, a titolo ufficiale da parte dei paesi africani che domandano al Sovrano marocchino, la formazione dei loro Imam e predicatrici (morchidates) in Marocco. Il secondo elemento tiene all’ardente inspirazione espressa dagli Ulema africani che procede dalla loro fedeltà ai loro antenati che, per la maggior parte, hanno acquistato il loro sapere religioso e la loro pratica comportamentale presso maestri ed eruditi in Marocco.

La costituzione della Fondazione Mohammed VI degli Ulema africani che è avvenuta sulla base di un approccio partecipativo implicando gli ulema membri, non è un organismo di sostituzione di istanze religiose nazionali dei paesi d’origine dei membri, rispetta la sovranità di questi paesi e potrebbe essere considerata come frutto di sforzi del Marocco impegnati per i paesi africani, in un contesto in cui diverse istanze religiose del mondo musulmano sembrano perdere la loro postura di referenza come Al Azhar, o altri modelli dell’Islam che si sono rivelati incompatibili con la vera natura dell’Uomo africano.

La Fondazione, unica del mondo, essendo presieduta da un Capo di Stato, Comandante dei Credenti, caratterizzata dal suo aspetto scientifico, non ha ordine caritatevole o proselitismo come le istanze del Medio Oriente, segna il rinascimento dei fondamenti religiosi di musulmani d’Africa, del rito Malekita, la dogma Achaarita e il sufismo sunnita, ha per obiettivi di prendere ogni iniziativa che permette di integrare i valori religiosi di tolleranza in ogni riforma alla quale è subordinata azione di sviluppo in Africa sia al livello del continente che al livello di ogni paese, di animare l’azione intellettuale, scientifica e culturale in rapporto con la religione musulmana, di consolidare e sviluppare le relazioni storiche che legano il Marocco agli altri Stati africani.

Opererà anche in favore dell’istituzione di centri e di enti religiosi, scientifici e culturali, la rivitalizzazione del patrimonio culturale islamico africano comune tramite la sua diffusione, la sua conservazione e la sua salvaguardia, oltre all’instaurazione di relazioni di cooperazione con le associazioni e gli organismi che hanno gli stessi obbiettivi.

Cosi il Marocco si posiziona come meta mondiale per l’Islam tollerante e moderato con la creazione dell’Istituto Mohammed VI della formazione degli Imam a Rabat come spazio di studi destinato alla formazione degli Imam, predicatori e predicatrici marocchini e stranieri e determinato per combattere l’ignoranza e l’integralismo. La “Imarat al-Mouminine” del Re Mohammed VI è il principale pilastro della dottrina marocchina nella sua Storia millenaria in quanto rappresenta la garante dell’innovazione della religione islamica e la sua protezione dalle derive. I mutamenti della società marocchina hanno registrato negli ultimi due decenni la creazione di Consiglio degli Ulema. Il Consiglio degli Ulema marocchini all’estero. La Formazione degli elite religiosi. Il Codice di Famiglia e la nuova Costituzione approvata nel 2011 (Preambolo).

Yassine Belkassem

Yassine Belkassem, marocchino italiano, già pubblicista con www.stranieriinitalia.it, e Almaghrebiya, attualmente collabora con NotizieGeoplotiche.nete Ajialpress.com testata marocchina. Per Mediterranews cura aggiornamenti dal Marocco e non solo

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