Comunicati Stampa

UFO NON SIGNIFICA MARZIANI E POLEMICA SUL CONVEGNO UFO DI SAVONA!

CONVEGNO-UFOLOGICO-UNITO-Savona-città-degli-ufoGentile redazione chi scrive è il dr. Angelo Carannante in qualità di Presidente del C.UFO.M. (alias Centro Ufologico Mediterraneo, associazione senza scopo di lucro di ricerca sugli ufo e fenomeni aerei anomali). Con la presente, quale rappresentante dell’appena citato Centro, stimato e riconosciuto non solo in Italia, mi duole evidenziare le inesattezze di cui si è reso protagonista il l’Uaar (unione degli atei ed agnostici) nell’articolo dal titolo “Savona, per il Comune il convegno sugli Ufo è cultura”, scritto a seguito di un comunicato stampa dell’Uaar, che tante polemiche sta suscitando ed apparso, tra gli altri, sul sito di Repubblica all’indirizzo http://genova.repubblica.it/cronaca/2016/11/06/news/savona_per_il_comune_il_convegno_sugli_ufo_e_cultura-151473660/?refresh_ce.

Premetto che non c’è motivo di tirare in ballo questioni politiche, di cui non ne vogliamo sapere, e che in ogni caso non afferiscono minimamente alla ricerca ufologica. Mi sembra giusto confutare punto per punto le affermazioni dogmatiche ed antiscientifiche dell’Uaar, o chi per essa, e di quanti concordano con le sue opinioni.

  1. In primis i signori dell’Uaar, o chi per essi, cadono in un equivoco molto significativo e che denota, a mio avviso, la totale assenza di qualsivoglia nozione di ufologia di base. Infatti essi dicono”…purtroppo nessuna di queste (n.d.r.: organizzazioni ufologiche) ha mai portato una sola minima prova scientifica dell’esistenza di questi supposti extraterrestri” che si paleserebbero su fantomatiche astronavi attorno al nostro pianeta…”.

  2. Poi: “…Che gli ufologi si divertano e si riuniscano non è in sé un problema. Il problema è che il comune conceda il patrocinio ad un’attività palesemente antiscientifica come questa. Di questo passo si potrebbe concedere il patrocinio a convegni di astrologi, spiritisti e creduloni vari”.

  3. Poi, si legge ancora negli articoli apparsi sul web che “…per la sindaca di Savona Ilaria Caproglio dischi volanti, umani rapiti dagli alieni e così via sono cultura e infatti ha concesso, oltre al patrocinio, anche la sala rossa dove, a meno di poteri paranormali, tutti i relatori e spettatori utilizzeranno le sedie a disposizione”.

Allora, quale ricercatore in prima linea del fenomeno ufo, cerco di capire la confusione che fanno questi signori, non solo dell’Uaar, in merito al fenomeno degli oggetti volanti non identificati.

Punto 1. Devo insegnare qualcosa, in merito agli ufo, ai signori dell’Uaar, ed a chi li appoggia, su queste posizioni espresse contro l’ufologia come appare dal tenore di quanto da loro sostenuto. Il termine “ufo”, non significa affatto velivolo di natura aliena così come, sembra, vogliano far credere questi signori. Ufo significa semplicemente “oggetto volante non identificato “ ed è l’acronimo dell’espressione inglese Unidentified Flying Object o Unknown Flying Object. Quindi quando si segnala un ufo significa semplicemente che siamo di fronte ad un oggetto volante di natura ignota non necessariamente un velivolo di esseri alieni. Nel momento in cui viene identificato, da ufo diventa “ifo” e cioè oggetto volante identificato. L’ipotesi “aliena” è senz’altro contemplata dagli ufologi, in quanto vi sono diversi avvistamenti che denotano un comportamento intelligente degli ufo stessi. Posso citare, un caso per tutti, l’ondata ufologica di fine anni ’80 inizi anni ’90 quando tutto il Belgio, e non solo, venne letteralmente sorvolato da velivoli di natura ignota. In proposito esiste, anche su youtube, un famosissimo filmato, trasmesso all’epoca anche dal TG1, si proprio RAIUNO, che mostra un ufo triangolare stazionare nei cieli del Belgio: all’improvviso riparti a velocità impressionante seminando i caccia che erano decollati per intercettarlo. Un velivolo avanti anni luce rispetto alla tecnologia terrestre proprio per il suo comportamento. Si potrebbero citare migliaia di casi che evidentemente gli amici del Uaar nemmeno pensano, minimamente, che esistano.

Punto 2. Che gli ufo costituiscano un’attività antiscientifica è tutto da dimostrare ed anzi essa stessa un’affermazione antiscientifica. Gli ufo non sono assolutamente un fenomeno paranormale, non hanno nulla a che fare con lo spiritismo, né con l’astrologia e nemmeno con i creduloni e, il sottoscritto in testa, siamo contro i maghi di turno. Il C.UFO.M. ed altri seri centri di ricerca sugli oggetti volanti non identificati, studiano gli ufo “dadi e bulloni” come suol dirsi comunemente. Che poi vi siano delle tendenze più estremistiche ed esoteriche fa parte del gioco. Nel calcio vi sono alcune frange violente che nulla hanno a che fare con lo sport. Nella religione vi sono varie tendenze, anche qui con molte degenerazioni, ma vi sono anche atei che non credono nelle religioni stesse come per l’appunto l’Uaar. Nella politica accade altrettanto. Per fare l’ufologo occorrono competente in diverse materie: fisica, analisi delle immagini, chimica, aeronautica, psicologia, ecc., ed è per questo che i Centri Ufologici più importanti si avvalgono proprio di persone con competenze diverisficate. E poi…più scienza di questa. Insomma oggetti che volano sulle nostre teste e che si vogliono ignorare, mentre magari la mattina, molti, si vanno a leggere l’oroscopo…Va bene, per la scienza i fenomeni per essere “scientifici” si devono poter riprodurre, insomma occorre la verifica. Qualcuno ha per caso mai dubitato che un meteorite che cade sulla terra sia un fenomeno scientifico? Credo proprio di no! Uguale per gli ufo, che costituiscono un fenomeno del tutto casuale e non ripetibile a comando proprio come la caduta di un meteorite. I signori in questione, che non ho difficoltà a definire come ultrascettici in merito al fenomeno ufo, evidentemente non sanno che più di un governo ha messo in piedi vere e proprie commissioni di indagine proprio per lo studio del fenomeno ufo. Anche loro si “divertono”? Anche qui, una per tutte. Da Wikipedia: “Il Project Blue Book (letteralmente in italiano: «Progetto Libro Blu») fu l’ultimo di una serie di studi sistematici condotti dall’aeronautica militare statunitense (USAF), tra il 1947 e il 1969, sugli avvistamenti di oggetti volanti non identificati (UFO) nel territorio statunitense e in buona parte delle Americhe e dell’Europa. Lo scopo delle indagini era quello di determinare se gli UFO costituissero una minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e, in subordine, di classificare e analizzare scientificamente tutti i dati raccolti dall’aeronautica statunitense sul fenomeno. Avviato nel 1951, il progetto Blue Book venne formalmente concluso il 17 dicembre 1969 dopo aver indagato 12 618 casi di avvistamento, 701 dei quali (poco più del 5%) rimasero classificati come “non identificati”….”. Quindi, in definitiva, centinaia di migliaia di casi insoluti. Alla fine del progetto, non sapendo più che pesci pigliare, il governo U.S.A., chiuse il progetto non dando risposta per l’appunto ai 701 casi…Che poi noi ufologi ci divertiamo, mah…potrebbe anche essere perché abbiamo tanta passione e preparazione. Ovvio che fino ad ora non abbiamo la prova definitiva sulla natura extraterrestre di alcuni (il 95% circa sono spiegabili con lanterne cinesi, ISS, satelliti, nuvole, astri, fenomeni naturali, ecc.) avvistamenti ufo che, quindi, costituiscono una minima parte ma sufficiente a porsi seri interrogativi sulla presenza di velivoli extraterrestri sul nostro pianeta. E vero, non abbiamo prove definitive, ma una marea di indizi che qui sarebbe lungo enumerare. Insomma manca la pistola fumante, ma se tre indizi fanno una prova…

Punto 3. Non vedo quindi perché non debba considerarsi come culturale una materia come l’ufologia, visto che dal 1947 (famoso incidente di Roswell, a prescindere se vero o falso) che possiamo porre come inizio dell’era moderna dell’ufologia, sono stati fatti milioni di avvistamenti di oggetti che volano sulle nostre teste e tanti studi, anche si scienziati, sono stati fatti su di essi.

Insomma e concludo, l’ufologia è un fenomeno scientifico a tutti gli effetti. Con comportamenti altamente antiscientifici e da medioevo, come quelli messi in atto da coloro che si oppongo al convegno di Savona, si dimostra che c’è ancora chi crede di essere in un periodo storico superato da molti secoli. Non è impedendo i convegni a tema ufo o cercando dei Giordano Bruno da sacrificare, che si risolvono i problemi politici o sociali che siano. Anzi invito i signori dell’Uaar ad essere presenti in sala sabato 12 novembre 2016 a Savona nella sala rossa del comune per un sano confronto con fior di ricercatori quali Angelo Carannante, Ennio Piccaluga, Maurizio Baiata, Pablo Ayo, Alfredo Benni, lo stesso Maggioni, ecc. Ingresso gratuito ed evento autofinanziato dal socio C.UFO.M. Angelo Maggioni in persona. Il comune ha solo concesso la sala per un evento, il Primo Convegno Ufologico Unito, che desta enorme interesse nella pubblica opinione e negli stessi media, e non vedo perché non doveva farlo. Sorge poi una riflessione: perché l’Uaar ha un simile comportamento verso l’ufologia? Perché vuole che il comune ci tolga il patrocinio? Perché il CICAP avrebbe più titolo del C.UFO.M., e degli altri relatori, visto che è composto da membri palesemente scettici verso il fenomeno ufo? Se poi gli scettici sono in grado di disegnare un mirabile cerchio nel grano…tanto di cappello. Questo certamente non ci demotiva sullo studio dei crop circles, alcuni dei quali riteniamo autentici. Insomma non vale la semplice equazione “uno falsi, tutti falsi”. Dico all’ Uaar ed ai suoi sostenitori, che la posizione antiscientifica non è affatto la nostra. Non è chiedendo la revoca del patrocinio al comune di Savona o dicendo “Che gli ufologi si divertono…”, col chiaro intento di degradare l’ufologia a materia per creduloni, che si mettono a tacere le opinioni che non coincidono con ambienti ultrascettici. E poi la frase “Che gli ufologi … si riuniscano non è in sé un problema” è un chiaro ossimoro. Per l’Uaar ed i suoi sostenitori è un problema. Eccome!

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