Sedilo, una folle corsa tra suspence e folklore
Parlare di Sedilo, paese della provincia di Oristano affacciato sul lago Omodeo, vuol dire parlare di “S’Ardia”.
S’Ardia è una manifestazione che anno dopo anno si ripete nella prima settimana di luglio, un richiamo a cui è difficile sottrarsi. Proprio così, nei giorni dedicati a questa manifestazione migliaia di turisti di tutta l’Isola, del Continente e d’Europa si accalcano per assistere a questa spettacolare giostra di cavalli e cavalieri, incuranti del sole e della polvere: la cavalcata di Sant’Antine.
Nei giorni che vanno dal cinque al sette luglio si celebra questa grandiosa festa campestre durante la quale si tengono pittoresche cavalcate, in memoria della vittoria dell’imperatore Costantino su Massenzio; tutto accompagnato da balli, gare di canto locale e tanta tanta gastronomia. Il palcoscenico è lo spazio antistante la chiesa di San Costantino dove attorno ad un monolite, forse di età nuragica e in cui la fantasia dei locali vedono una donna trasformata in pietra, si lanciano i cavalieri in una folle corsa; lo scenario sono i colori dei costumi, i meravigliosi cavalli e la folla che accompagna ogni discesa con grida, eccitazione e spesso suspence. La giostra consiste nella corsa di un folto gruppo di giovani a cavallo lanciati in folle corsa e guidati da un capocorsa, sa prima pandela, seguito da altri due cavalieri, sa secunda e sa terza, e da tre scorte, che rappresentano Costantino e il suo esercito.
Vi partecipano poi circa 100 cavalieri che, invece, rappresentano i pagani guidati da Massenzio.
Il capocorsa, che gode del vantaggio iniziale, conduce i cavalieri su una collina vicino al paese, ed è lui a decidere in qualsiasi momento, e senza preavviso, la partenza della corsa, che si svolge in discesa lungo un ripido pendio e ad alta velocità.
Arrivati al santuario di S. Costantino, i cavalieri fanno alcuni giri intorno all’edificio facendosi il segno della croce ad ogni passaggio davanti alla porta principale. Poi continuano, in discesa, fino a raggiungere un muretto in pietra intorno al quale i cavalieri compiono altri giri per ritornare, a galoppo sfrenato, alla basilica. I cavalieri non badano a rischi pur di vincere e si fanno largo tra gli avversari sia a colpi di frustino, sia con spericolate acrobazie.
Tutto avviene tra gli incitamenti e l’entusiasmo della folla che assiste a questo emozionante spettacolo. La foga della corsa, i cavalli lanciati in uno sforza supremo per superare gli avversari, rende quanto mai attraente questa manifestazione che è un vero e proprio richiamo, sia di amanti dei cavalli sia di studiosi di tradizioni popolari che di turisti per caso
S’Ardia di Sedilo è una delle maggiori manifestazioni della Sardegna, insieme a Sant’Efisio, a Cagliari e a Sa Sartiglia ad Oristano.