Società

“Uomini senza vento” un noir mediterraneo

“Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare” (Seneca), un aforisma che ben ci può presentare “Uomini senza vento” edito da Garzanti, il nuovo libro di Simone Perotti : una storia intrigante, scritta in prima persona e narrata al presente, come se fosse la lunga elaborazione del pensiero del protagonista, una storia che scorre veloce come una barca con le vele gonfie di vento.

Sul palco si muovono uomini e donne di fronte alla loro vita dove il vento e il mare costituiscono proprio la metafora della vita, la metafora dell’equilibrio. Come il marinaio a bordo di una barca a vela cerca costantemente l’ equilibrio, magari fermandosi, ripartendo, facendo di volta in volta scelte che spesso sono la sua unica risorsa per fronteggiare fenomeni che, altrimenti, lo spazzerebbero via in un soffio, così sono la storia e i personaggi di questo romanzo.

Nel viaggio della vita, come in mare, siamo in continua ricerca , talvolta cadiamo in balia delle onde, talvolta vinciamo su di esse, provando un gran senso di appagamento, talvolta ci lasciamo trasportare come fa il buon marinaio che sa di non potersi opporre con la forza alla tempesta.

L’amore per il mare e per la navigazione, così quello della vita è qualcosa che si sente straordinariamente dentro. E’ un amore che travolge il cuore dei personaggi  di “Uomini senza vento”, un noir mediterraneo che ha per protagonista un uomo di fronte ad un bivio; una storia psicologica, un romanzo di formazione e intrigo giallo, incalzante, che si dipana, tra improvvise e spericolate manovre a vela, raffiche, vento, tempeste improvvise. Il vento e il mare, la vita,con le sue avversità e le sue opportunità che possono far affondare o navigare lontano, dove i momenti sono buoni o cattivi a seconda di chi li affronta, di come li affronta, di quanto riesce a fare il marinaio.

Un romanzo capace di esaltare l’amore per il mare e per la navigazione anche in chi, come il protagonista, vive in una grande città e sente il disagio di essere diverso da come dovrebbe, vorrebbe, sarebbe naturale che fosse.“Ogni uomo che sia nato nel Mediterraneo deve avere un’isola, uno scoglio piantato da qualche parte, che faccia da simbolo, da pensiero..” e per Renato,il protagonista principale, la sua isola è Ponza.

Per lui tutto comincia con una strana telefonata notturna. Antonio, il suo caro amico di Ponza, è inquieto, sull’isola gira gente strana, in una delle baie più selvagge c’è un movimento che non gli piace, una misteriosa nave nera incrocia il Tirreno, apparendo e scomparendo dall’orizzonte nei giorni di maestrale. Renato, attratto dall’idea di una vacanza, fugge da Milano e prende il timone della sua Makaia alla volta di Ponza dove lo aspetta l’amico,esperto delle onde e della vita; così ritrova gli amici, le serate alcoliche nell’eremo mediterraneo di Antonio, gli amori che durano una notte. Renato e Antonio insieme fanno un sopralluogo e si trovano immediatamente coinvolti in qualcosa di troppo grande: giri camorristi ed una strana situazione in cui si viene a trovare Sara, militante ecologista che segnerà la vita di Renato.

L’incontro con quella ragazza rischia di sconvolgerlo, e di risucchiarlo in un vortice senza fondo. Una partita a scacchi col mistero, che ha più di una posta in gioco: il mare in pericolo, la vera identità di Sara, una scelta di vita che Renato rimanda da troppo tempo.

“Uomini senza vento” un diario di bordo e di viaggio, una storia psicologica, in cui il protagonista è minacciato da nemici  che lo spingono sulla soglia del pericolo, che lo fanno fuggire, difendersi, reagire; un’avventura che è insieme un inseguimento e una fuga in una incalzante crociera sulle sponde del Tirreno.

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