Prossimo spettacolo: eruzione dell’Etna, movimenti a Stromboli. Magia di magnetismi tra Eolie e Sicilia
Estate 2011, Sicilia luogo “agitato” e “scosso”. Quotidianamente i sismografi della Trinacria segnano scosse di lieve e media entità quando nel messinese quando nell’entroterra ed ormai da mesi il re dell’Isola, l’Etna sbuffa ed emana lapilli e ceneri tanto da bloccare molto spesso l’aeroporto catanese di Fontana Rossa. Questa volta però dopo le scosse sismiche delle Eolie ed al largo del mare ecco che si agita un altro vulcano. Gli abitanti e i turisti che ogni anno affollano Stromboli, e l’arcipelago delle Eolie in generale, possono stare tranquilli: l’intensa attività eruttiva che da mesi interessa questa particolare zona del Mediterraneo rientra in una situazione di assoluta normalità. Ad assicurarlo sono stati questa mattina Domenico Patanè, direttore della Sezione catanese dell’INGV, e Sergio Gurrieri, direttore della Sezione di Palermo. Da settimane la ripresa delle attività esplosive, con fuoriuscita di magma, fumo e lapilli, è stata al centro dell’attenzione in Sicilia, attirando da un lato la curiosità di migliaia di turisti, dall’altro creando timori per possibili imminenti grandi eruzioni, i cosiddetti “big one”. “Allo stato attuale lo Stromboli – si legge sul sito della sezione catanese dell’INGV – è in uno stato elevato di attività che, tuttavia, rientra pienamente all’interno della normale fluttuazione dell’attività eruttiva del vulcano osservata negli ultimi 20-30 anni”.
In realtà, che qualcosa sotto la crosta terrestre stia attraversando un particolare periodo di fermento è un dato di fatto. Ma secondo gli scienziati, nulla di più o di meno rispetto a quella che è stata la normale “fluttuazione” eruttiva degli ultimi 20-30 anni. “I fenomeni recentemente osservati – continuano all’INGV -, quali le esplosioni maggiori e le colate di trabocco, sono chiaramente collegati ad una fase di sovrappressione e degassamento del sistema/serbatoio magmatico sommiate, e potrebbero anche indicare che tale sistema è in una fase di equilibrio instabile”.
Sebbene, a prescindere dall’area geografica in cui si verificano, un’eruzione o un sisma restino fenomeni di difficile previsione, gli elementi sin qui raccolti negli ultimi mesi inducono dunque gli esperti a non abbassare la guardia nè il livello d’attenzione sullo Stromboli.
“Allo stato attuale, tali fenomeni non modificano significativamente lo stato di pericolosità del vulcano. Tuttavia, il periodico verificarsi di fenomeni ‘significativi’ e imprevedibili come quelli già registrati richiede sicuramente uno stato di maggior attenzione sia in area craterica che nella Sciara del Fuoco”.
Il dott. Mauro Coltelli, responsabile dell’ufficio di Vulcanologia e Geochimica dell’Ingv, ha invece preferito sottolineare che l’Etna è prossimo ad una nuova eruzione. Pare che sia “ questione di ore“, in quanto sono già in atto alcuni segnali provenienti dal vulcano. Dopotutto si tratterà dell’11° parossismo e sarà una nuova eruzione-lampo, intensa ma breve come le precedenti, senza alcun pericolo per la popolazione.
Uno spettacolo naturale?