Oltre i cinque sensi: la chiaroveggenza
La chiaroveggenza è classificata dagli parapsicologi come la capacità di vedere con la mente, dunque al di là degli organi sensoriali, tra le facoltà Esp ( Extra Sensory Perceptione), insieme alla telepatia, la psicometria e la precognizione. Poichè queste facoltà sono manifestazione differenti di una stessa energia si adotta anche la denominazione di Gesp (General Extrasensorial Perception).
Per parlare e comprendere la chiaroveggenza si deve partire dal presupposto che l’uomo ha dentro di sè la facoltà che lo pone in grado di “sentire” le vibrazioni a cui non possono rispondere i suoi ordinari organi di senso, bensì si serve della controparte, dell’estensione del senso fisico, quella astrale. I sensi astrali sono gli stessi di quelli fisici, soltanto molto più intensi ed ognuno di noi li possiede, ma pochi li hanno così sviluppati da potersene servire coscientemente.
Alcuni di noi hanno qualche saggio sporadico di queste sensazioni astrali, altri sono in grado di vedere le cose a grande distanza, perchè percepiscono meglio le radiazioni astrali che ogni forma di materia emette in continuazione. Avremo così una chiaroveggenza “spaziale”, ossia il potere di vedere le cose a grande distanza, o una chiaroveggenza “semplice”, ossia il potere di ricevere onde astrali da breve distanza.
La chiaroveggenza semplice non è altro che lo sviluppo di quella parte in noi ormai addormentata a seguito dello sviluppo della nostra civiltà, del nostro allontanamento dagli istinti, dal mondo naturale per cui il nostro “sesto senso” , quello che maggiormente ci collegava alla natura, al mondo più “animale”,si è ormai sopito, dimenticato, non più utilizzato. Parliamo del terzo occhio della filosofia yoga, il chakra dell’intuizione, collegato al sesto chakra e alla ghiandola dell’ ipofisi. Attualmente possiamo dire che la pineale è una ghiandola in letargo, dovuto al suo inutilizzo negli ultimi millenni da parte dell’uomo. L’intuizione è la capacità di captare una verità senza l’uso della logica mentale. Essa fa parte della sfera irrazionale dell’uomo. Lontani sono i tempi in cui l’uomo, per sopravvivere, per trovare una strada, per osservare e capire gli eventi naturali si affidava alla parte istintuale che ha in sé.
E’ proprio dal regno animale che ci viene questa testimonianza: chi non conosce le grandi mandrie di antilopi che si muovono per chilometri nella giusta direzione dell’acqua; e che dire del cane che presente la morte del padrone o l’arrivo di un evento atmosferico? Ancora oggi noi possediamo queste qualità ma non riusciamo a servircene se non casualmente o con studi ed applicazioni appropriate.
Alla chiaroveggenza semplice, gli studiosi ascrivono la psicometria (il ricevere informazioni per mezzo della mente o del tatto); la telestetica (la visione di avvenimenti lontani); la rabdica (la scoperta di sorgenti, minerali o cavità); l‘autoscopia (la visione degli organi interni del corpo); la mantica, (la lettura delle carte, fondi di caffè, sfera di cristallo); la criptoscopia (la visione attraverso corpi opachi); la precognizione (la divinazione del futuro). La chiaroveggenza semplice si manifesta spesso in modo non ordinato e spontaneo e solo se coltivata può dare alle impressioni veri e propri significati. Talvolta si può verificare in stato di dormiveglia oppure quando si è in sovra pensiero o durante i viaggi astrali e i sogni Oobe. Avremo talvolta la possibilità di vedere l’Aura di una persona con la quale si viene a contatto, riconoscendo, dal suo colore, i pensieri predominanti nella sua mente, o udire cose dette oltre il limite dell’udito ordinario; diventare sensitivi ai pensieri degli altri attraverso i poteri astrali telepatici ordinari; vedere gli spiriti disincarnati ed altre forme astrali.
La chiaroveggenza di tipo superiore o spaziale è una vera e propria facoltà che si sviluppa con tecniche precise e probabilmente con la progressione psichica e spirituale dell’individuo; essa viene ottenuta la focalizzazione su oggetti molto distanti e avvicinati alla vista per mezzo di un qualsivoglia strumento. Sul piano fisico, l’uomo, per vedere cose oltre al campo della sua visione fisica deve munirsi di un telescopio, così, sul piano astrale, deve ricorrere a qualche aiuto per ricevere le impressioni di ogggetti molto distanti. Questo aiuto però viene dall’interno del suo organismo astrale e consiste in una peculiare facoltà astrale che agisce come le lenti del telescopio, ingrandendo i raggi ricevuti da lontano in modo da poter essere recepiti dalla mente. Questa facoltà, molto superiore a quelle della chiaroveggenza semplice, varia molto tra i sensitivi che la posseggono, tanto che, se alcuni possono vedere che a distanza di poche miglia, altri percepiscono impressioni provenienti da ogni parte della terra.
Questa visione telescopica astrale si manifesta attraverso alla formazione di una corrente di pensiero sul piano astrale, sostenuta da una forte provvista di prana proiettata unitamente dalla corrente di pensiero del chiaroveggente, corrente questa che rende molto semplice il passaggio delle vibrazioni astrali, sia telepatiche di pensiero che vibrazioni astrali, luminose o sonore.
Nella chiaroveggenza superiore, il sensitivo costruisce, consciamente o inconsciamente, una connessione che lo mette in rapporto con la realtà lontana, costituita dalla sua volontà e dal suo forte desiderio. Le impressioni lo raggiungono, vengono ingrandite dalla sua facoltà telescopica, e sono così chiaramente da lui percepite.
Vorremmo in ultimo ricordare la chiaroveggenza del passato e quella del futuro. La prima forma di chiaroveggenza si riferisce alla possibilità, abbastanza comune negli occultisti avanzati, di sentire avvenimenti del passato, cose avvenute tempo addietro anche in modo considerevole; questi ricordi, detti akasici, poiché non appartengono alla mente ma ad uno stadio superiore, contengono la memoria di tutto ciò che è passato ed i sensitivi che hanno accesso ad essi possono leggere nel passato.
La chiaroveggenza del futuro, conosciuta anche con il nome di precognizione o premonizione, consiste nella capacità di scorgere le cause profonde dei riflessi e delle ombre che gli avvenimenti futuri producono nella luce astrale. La precognizione è la conoscenza paranormale di avvenimenti che debbono ancore accadere e che sono per logica, matematicamente e statisticamente imprevedibili: la facoltà di predire eventi che non hanno ancora possibilità di riscontro.
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