Arrestato dopo sei anni e mezzo il killer di Dairago. Un picciotto delle ‘ndrine tradito dalle sigarette
Forse pensava di averla fatta franca, forse persino che sperava in una prescrizione, ma dopo 6 anni e mezzo è stato “beccato”. Ad incastrarlo del DNA su due mozziconi di sigaretta . Stiamo parlando dell’omicidio di Domenico Scafidi, trovato ucciso nel 2004 con 14 colpi di Skorpion a Dairago, nel Milanese, un caso risolto con il «Cold Case» . Prima indagato e poi arrestato Ernestino Rocca, operaio 36enne sempre di Dairago, probabile killer dell ‘ndrangheta. Scafidi è stato trovato morto ammazzato alla vigilia di Natale del 2004 perito a causa di ben 14 colpi di cui 12 alla testa, uno al torace e uno alla gamba sinistra, esplosi da un’unica arma, una Skorpion calibro 7,65, un fucile mitragliatore di produzione jugoslava.
Ernestino Rocca era già stato arrestato nei mesi scorsi per detenzione di armi, ed è stato proprio in quel momento che gli è stato prelevato il Dna. La tecnica usata per il prelievo è di massima discrezione. Immediatamente dopo le analisi hanno rilevato quel che i Carabinieri sospettavano, e, la verifica delle celle in cui si era agganciato il telefonino del Rocca ha dato il secondo riscontro. Inseguito l’arma del delitto è stata trovata a bordo di un’auto in un garage a Bresso, sempre nel Milanese. Il movente del delitto pare sia stato un banale diverbio con Scafidi.