Omicidio di Serdiana: due donne sono la chiave. Rocco Varacalli ha un alibi di ferro
Rocco Varacalli, il pentito delle ‘ndrine calabresi oggi è stato sentito in merito all’omicidio di Serdiana’ del servo pastore Alberto Corona, ucciso a diciotto anni in un ovile di Serdiana il 24 febbraio 2009 con un colpo di pistola in bocca. In merito all’omicidio su Varacalli pendono le parole della sua ex compagna che lo accusa. Ugo Colonna e Stefania Bandinelli gli avvocati del Varacalli lo hanno accompagnato dinnanzi al sostituto procuratore Alessandro Pili, il collaboratore di giustizia è arrivato accompagnato dagli avvocati, per rispondere alle accuse a lui rivolte da Lucia Angioni, donna che con lui ha convissuto. Secondo Lucia Angioni il Varacalli la sera del 24 febbraio era rincasato ubriaco con una pistola. Accusato del reato è però il pastore ventenne Francesco Baldussu di Dolianova, mentre il padre è alla sbarra con l’accusa di detenzione dell’arma. Varacalli durante l’udienza si è difeso sostenendo che la compagna avesse mentito per gelosia, mentre i difensori hanno annunciato una perizia di parte sui tabulati telefonici. Pare ci siano delle prove in telefonate ed sms che scagionino Varacalli.Sono però state passate al setaccio le abitazioni di Dolianova dove Varacalli vive con le figlie, ma di seguito nella giornata di oggi una maxirettata è stata compiuta dagli uomini dell’arma in diverse case di persone del paese frequentate dal pentito. Ispezionata anche la casa di Beatrice Praxiolu.