Economia

Pensioni: ecco come sono. I punti certi della manovra

Le Pensioni
Le Pensioni

Il continuo parlare della questione pensioni, unito alle rivendicazioni sindacali sta facendo temere troppi cittadini tanto è che la rete è subbissata di commenti e richieste. Ecco un breve riassunto dellla situzione attuale, in vigore ad oggi vi è solo la manovra finanziaria di luglio ovvero la   legge 111 del 15 luglio 2011.

 

  • Si introduce un un meccanismo di limitazione crescente della perequazione. Ovveroe pensioni saranno adeguate al costo della vita, ciò avverrà per tutte quelle sotto i  1.428 euro, mentre viene riconosciuto solo il 70% della rivalutazione alle pensioni della fascia intermedia. Ma per chi prende oltre i  2.300 la perequazione non esiste.
  • Adeguamento permanente dell’aumento dei requisiti anagrafici per andare in pensione in base alle speranze di vita, ovvero dal 2013 si andrà in pensione con 3 mesi di vita in più adeguandosi ai parametri europei.
  • Fondo di solidarietà alle pensioni più alte ovvero sopra i 90miloini annui.
  • Minifinestre per chi ha 40anni di contributimini finestre “che avranno l’effetto di ritardare il godimento della pensione (che fino a ieri non era soggetto a limiti). Per chi matura i requisiti nel 2012, la pensione slitta di un mese; i mesi salgono a due per chi matura il diritto nel 2013, e arrivano a tre per le pensioni maturate a partire dal 1° gennaio 2014. È escluso dalle regole chi matura la pensione entro il 31 dicembre 2011, oltre a un gruppo predefinito di 5mila persone, da selezionare tra quelle che matureranno il diritto dopo tale data e che abbiano determinate caratteristiche (lavoratori in mobilità, titolari di prestazioni a carico dei fondi di solidarietà).”(Sole24 ore)
  • Dal 2020 le donne andranno in pensione a 65 anni

“È possibile che venga anticipato al 2012 l’ultimo scalino relativo alle pensioni di anzianità, che attualmente è previsto per il 2013: i lavoratori dipendenti, per lasciare anticipatamente il lavoro – sommando età anagrafica e anzianità contributiva – devono raggiungere
quota 97, con il vincolo di avere compiuto almeno 61 anni; i lavoratori autonomi, per lasciare anticipatamente il lavoro, devono invece raggiungere quota 98, con il vincolo di avere compiuto almeno 62
anni di età. Potrebbe anche arrivare uno scalone che prevede “quota 100” nel 2015.
Non è poi escluso che venga anticipato al 2013 o addirittura al 2012 l’avvio del meccanismo di innalzamento dell’età pensionabile delle lavoratrici private (nel 2012 alle lavoratrici del pubblico impiego si applicherà il requisito dei 65 anni).”(Sole24ore)

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2 Commenti

  1. Sempre più nebulosa la situazione. Se nn sbaglio tutto partì dal governo Dinie da lì è andata sempre peggio. Gli unici che nn risentono di queste problematiche sappiamo tutti chi sonoe, se finisce la legislatura col suo iter vitae, tanti altri nn avranno problemi 🙁

    1. mahhhh….chissà….. da qui al 2013 ;)…..hummmmmmmmmmmm! stiamo a vedere come si evolve questo evento……politico

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