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Alloro simbolo di gloria e vittoria e non solo

Alloro simbolo di gloria e vittoria e non soloL’Alloro è innanzitutto il mito di Apollo e Dafne. Nelle metamorfosi del poeta latino Ovidio leggiamo che Apollo, fiero di aver ucciso, all’età di quattro giorni, il serpente Pitone, si vantò della sua impresa con Cupido, dio dell’Amore, e si burlò di lui che, nonostante portasse arco e frecce, non aveva compito nessuna azione degna di gloria. Cupido indignato, decise di vendicarsi: volò in cima al monte Parnaso e preparò due frecce: una spuntata e di piombo, destinata a respingere l’amore, che lanciò nel cuore della ninfa Dafne, figlia della Madre Terra  e del fiume Peneo, l’altra, ben acuminata e dorata, destinata a far nascere la passione, che scagliò con violenza nel cuore di Apollo.

Così fu che Apollo iniziò a vagare tra i boschi in cerca della ninfa, spinto da una folle passione, e, non appena la vide, se ne innamorò. La fanciulla, che preferiva dedicarsi alla caccia come sacerdotessa di Diana, essendo stata colpita dalla freccia di piombo di Cupido, quando vide il dio, scappò tra i boschi.
La ninfa però, accortasi che Apollo nell’inseguimento si avvicinava sempre più , giungendo presso il fiume Peneo, chiese al padre di aiutarla. Questi prontamente iniziò a trasformarla in un albero: i capelli si mutarono in rami ricchi di foglie; le sue braccia diventarono flessibili rami; il suo corpo si ricoprì di morbida corteccia; i suoi veloci piedi si tramutarono in robuste radici ed il suo volto svanì tra le fronde dell’Alloro.
Il dio del fiume, inoltre, decise di rendere questa pianta sempreverde e diAlloro simbolo di gloria e vittoria e non solo Foto copyright mediterranews.org considerarla a sé sacra.
Da allora di Alloro fu la corona dei vincitori ad Olimpia e a Roma; di alloro furono incoronati imperatori e poeti, medici e filosofi; baccalaureato era appunto colui che avendo superato i primi esami universitari veniva incoronato di una corona d’Alloro.
La pianta di Alloro venne usata anche nei riti propiziatori e divinatori quale apportatore di sogni. Altra proprietà dell’Alloro, per gli antichi, era quella, che a noi oggi può sembrare assai curiosa,di preservare dai colpi di fulmine: l’imperatore Tiberio ne portava cinta la fronte a questo scopo.

L’Alloro oggi è l’albero più conosciuto della famiglia delle Lauracee, Laurus nobilis. Cresce in tutta la regione mediterranea ed è particolare per la sua bellezza e la simmetria del fogliame.
Pianta spontanea nei boschi e nelle macchie, specialmente lungo la costa bagnata dal mar Tirreno, raggiunge anche i 10 metri di altezza; è sempreverde, con una corteccia più o meno liscia, dapprima verde nei rami giovani, poi scura nel tronco e nei rami grandi.

Molto usato nell’arte culinaria per quel gradevole aroma che comunica ai cibi, l’Alloro è molto apprezzato in medicina per le spiccate proprietà stomatiche, carminative, stimolanti, risolventi, diuretiche, eccitanti ed emmenagoghe.
Alloro simbolo di gloria e vittoria e non solo Foto copyright mediterranews.orgQuesta pianta possiede proprietà stimolanti degli enzimi della digestione, e, quindi, un’azione aperitiva e digestiva. Azioni secondarie ma non trascurabili sono quelle espettoranti e antireumatiche.

Gli infusi di foglie di Alloro, a dosi moderate, agiscono da stimolanti generali dell’organismo, purificano il tubo digerente, favoriscono l’eliminazione dei gas intestinali. Le preparazioni domestiche ottenute con i frutti (è una drupa di colore nerastro che contiene un solo seme da cui si estrae l’olio di lauro) sono destinate all’uso esterno per le proprietà antisettiche e lenitive.
Le foglie si possono raccogliere durante tutto l’anno, ma le migliori sono quelle colte in luglio-agosto; si conservano normalmente fresche, ma volendo si possono essiccare all’ombra, in un luogo ben areato.
I frutti si raccolgono a completa maturazione in ottobre novembre, si essiccano in luogo riscaldato e si conservano in vasi di vetro.

Come si usa

Uso interno. Per lo stomaco e l’intestino: infuso di un gr di foglie in 100 ml di acqua; una tazzina all’occorrenza.

Uso esterno. Per le estremità stanche o che sudano facilmente: infuso di unaAlloro simbolo di gloria e vittoria e non solo piccola manciata di foglie nell’acqua caldissima per un pediluvio.
Per reumatismi e contusioni: tintura oleosa con 20 gr di frutti in 100 ml di olio d’oliva a macero per 5 giorni. Frizionare con un cotone imbevuto di tintura le parti dolenti.
Una manciata di foglie nell’acqua calda permette, anche, di realizzare un bagno leggermente profumato, deodorante, stimolante.

 

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