Società

La normalità delle altre forme di erotismo. Ne parliamo con Massimo Filipponi,detto Kolkov

Il Bondage è un'arte? Ne parliamo con Massimo FilipponiIl nostro viaggio, nato dalla triste vicenda legata alla morte di Paola Caputo continua. A volte ci sono fatti di cronaca che hanno bisogno del giusto approfondimento. Ecco allora che abbiamo incontrato Massimo Filipponi, detto Kolkov, artista e performer fetish,  organizzatore e fautore della cultura fetish. Con lui abbiamo affrontato il tema attorno a cui ruotano i fatti accidentali che hanno portato alla morte di Paola, allo stato in cui versa ora Federica, che, sembra sia appena uscita dal come e al dramma che comunque sta vivendo Soter Mulè.

Massimo ci spiega: “Come io ho detto sempre: insolito, cosa significa? Innanzitutto la morte dell’amica Paola, non la considero “legata” all’erotismo, ma una morte, una disgrazia, e basta. Un incidente. Tutti, ora si stanno affannando e vedere l’arte del Bondage, solo dal lato inerente alla sessualità. Nessuno, specialmente gli organi di dis-informazione, come amo definirli, ha mai invece visto il Bondage, per esempio, come  un’arte. L’arte dei nodi, di legare! Al di là delle salite in cattedra di qualcuno, perchè vedi, all’interno delle persone, e non voglio dire “noi”, “voi”, “loro”, sto iniziando molto ad avversare chiunque inizia a ghettizzare, anche tra gli appassionati del genere stesso,  dicevo, al di là delle salite in cattedra di qualcuno, che ha iniziato molto a farsi pubblicità, come se ci fosse un verbo indiscusso nel settore, un “migliore” dandosi meriti o posizioni da solo.
Nell’ambiente, ci sono degli artisti e delle performers, che si esibiscono nei laboratori teatrali, addirittura sono state patrocinate da Università ed Istituzioni: con le corde, riescono a creare delle vere e proprie opere d’arte. Diverso, anche se a volte correlato, il piacere della costrizione della corda, ma anche in questo caso, c’ è tutto un rapporto di base tra chi bonda, e chi viene bondato, un feeling, una collaborazione reciproca. Ribadisco: normale? Insolito?…. necessariamente legato alla sessualità?…. Chi ama gettarsi con il bump jamping?… non ha emozioni adrenaliniche, fine a se stesse, che procurano un piacere particolare? Perchè chi pratica tale disciplina, non viene considerato…. insolito, anormale? Anche il bump jamping è una disciplina che si puòpraticare coppia ed è considerata ed è molto pericolosa!!!

Massimo ci sottolinea che lui appartiene all’ambiente Fetish BDSM, e, seppure ha alle spalle una esperienza trentennale, non si definisce maestro e non vuole lo si definisca tale ! Gli abbiamo chiesto , quale può essere  il motivo per cui tanti italiani, dopo aver letto la cronaca della tragica sera della scorsa settimana, abbiano cercato il termine Shibari in rete. ” Io sono  Fetish“, ci precisa Kolkov, “sicuramente ci sono persone che possono spiegarvi e spiegare meglio di me, però, tutti leggono sui giornali la parola Shibari, e giù a clickare Shibari, ma esistono anche altre forme inerenti al Bondage.
Può’ sembrare strano, il Bondage che implicita una forma di costrizione, di dominazione o bloccaggio, è nato  come rapporto di legame tra corpo e divinità,  Shibari significa atto del legare, esso è anche una  tecnica  di rilassamento e meditazione, di modi e metodi però ne esistono, come il Karada (corpo) che si può semplificare come arte del rivestire il corpo ovvero avvolgerlo il meglio possibile. “

E ancora: “Le agenzie che forniscono ragazze fetish per le discoteche, vendono, di solito  cubiste inguainate di latex, tutte vengono spacciate per regine , miss, reginette.  Ma quali mistress o master??…. Sono Mistress all’Amatriciana!! Come le chiamo io. Adesso, dopo questo triste avvenimento, aumenterà il trend, la moda, e, come già è accaduto appariranno qui e là sedicenti maestri ed allievi e riempiranno studi televisivi, eventi radiofonici, pagine di cronaca e cultura, e sopratutto faranno e daranno “spettacolo”, uno spettacolo triste!”

Abbiamo poi chiesto a Massimo un suo parere personalissimo sul recente caso di cronaca. ” Sul caso di Soter ai domiciliari?…. Sono, anzi siamo il più possibile vicino a lui, lo conosciamo, lo aspettiamo, immaginiamo il suo dolore! Chi ha responsabilità, certo, deve assumersele, ci mancherebbe!!… Anche qui, mi dispiace, ma critico una trasmissione tv, non dico quale, in quanto io,  come responsabile di una ass.ne di volontariato sociale, di cui Soter era socio e validissimo collaboratore, con ideazione di progetti imperniati sul sociale, congiuntamente agli altri, stiamo vedendo di costituirci parte civile, in quanto in tale trasmissione è stato letteralmente asserito “Soter è agli arresti domiciliari, in quanto il giudice ha declassato il reato da preterintenzionale a colposo ritenendo che in lui, non c’era assolutamente volontà nè di far male, nè di uccidere.” Subito dopo però, la trasmissione terminava con tale asserzione, scandita a voce perentoria  “Gli inquirenti e il giudice, ha definito l’ingegnere romano, elemento particolare, dalla personalità complessa, dedito a pratiche allarmanti, che potrebbe reiterare il reato, quindi un individuo socialmente pericoloso!” … Ora senza soffermarmi, basta analizzare tale lampante frase, per riconoscere la malafede di taluni organi di informazione, e la “cattiveria” vera di questi personaggi che forniscono il dis-servizio pubblico!….
E qui chiedo: chi è il mostro vero? Perchè nella nostra ipocrita cultura, purtroppo imbibita da un buonismo vittimista, è più dignitoso cercare di far apparire qualcuno come una vittima, magari sciocca, con delle problematiche personali, magari che si sia fatta “abbindolare”, piuttosto che una persona che magari sceglie di essere ciò che è. Questo vale in tutti i settori, ai miei tempi, si faceva in politica! Se qualcuno di noi, veniva fermato dalla polizia per delle contestazioni politiche, alcune famiglie si affrettavano a far apparire il figlio, come un povero cretino, magari fuorviato dalle amicizie!!
E così Paola! So che al suo paese, non hanno accettato il lutto cittadino per come lei è morta! Ma stiamo scherzando?…. Conoscevamo Paola, comprendiamo il dolore estremo della famiglia. Conoscevamo Paola, la amavamo, era una amica meravigliosa!… Siete voi del paese che volete degradarla, siete voi del paese che volete offenderla! Cos’è, portatrice sana del peccato originale, o la sua colpa è quella di un eventuale sospetto, che lei potesse avere un… modo di provare piacere? Quindi deve prima mondarsi, purificarsi, declassandosi magari a povera cretina vittima? Certo, sì, per carità…. io esagero nella mia enfasi, ci mancherebbe, perchè se esistesse un simile paese che la pensa così… sarebbe un paese di mostri!
In tutti gli incidenti, c’è responsabilità, fatalità,  agenti esterni, per mano delle vittime, certo che c’è, sicuramente ci sarà una correlazione di cause e concause… ed è giusto che vengano accertate e responsabilizzate, ma l’unica cosa che diciamo, è che questa tragedia, non ha carnefici!!!…. ha solo vittime! E da amici, gli siamo vicino, nessuno è fuggito come i servizi di dis-informazione hanno asserito, e ci stiamo attuando per fornire loro un sostegno tangibile. Non facciamo ora nomi ne di associazioni nè di altre realtà, perchè non siamo sciacalli mediatici, e chi ne ha approfittato e ne sta ancora approfittando, per farlo, sicuramente non è un nostro amico. Neanche il nostro referente!! Ripeto, alla stampa, alla tv, diciamo: non vi affannate a cercare colpevoli, carnefici, non ve lo inventate nè lo dovete costruire, non c’è! Perchè se lo costruite, il mostro, l’avete creato, o meglio l’avete scoperto in voi stessi!”

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Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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