La Regione Sardegna sta anche valutando, assieme al ministero della Sanità, l’eventualità di sottoporre i cavalli dell’isola a vaccinazione obbligatoria, come misura per arginare la diffusione della Febbre del Nilo, virus trasmesso tramite una zanzare vettore.
Lunedì è prevista una conferenza di servizi alla quale parteciperanno rappresentanti degli assessorati regionali della Sanità e dell’Ambiente, dei Comuni aderenti all’Anci e delle Province con l’Upi, nell’incontro si stabilirà il piano di bonifica del territorio.
Ecco i sintomi della patologia: febbre moderata, malessere generalizzato, anoressia, nausea, mal di testa, dolore oculare, mal di schiena, dolori muscolari, tosse,eruzioni cutanee, diarrea, linfadenopatia, difficoltà a respirare. In meno del 15% dei casi, negli anziani e nei soggetti più deboli, possono aggiungersi gravi complicazioni neurologiche quali meningite o encefalite.
Forme più gravi della malattia, che richiedono trattamento specialistico, sono caratterizzate da una sintomatologia di maggiore intensità: febbre elevata, mal di testa severo, debolezza e paralisi flaccida, sintomi gastrointestinali, disorientamento, tremori, convulsioni, coma, eruzione sul tronco, collo, braccia o gambe, atassia (progressiva perdita della coordinazione muscolare).
In linea generale la malattia ha decorso benigno tuttavia, in meno del 15% dei casi, può degenerare in meningite o encefalite, specie nei soggetti anziani od immunocompromessi.
Il periodo di incubazione per la febbre del Nilo occidentale varia da 3 a 5 giorni circa ed altrettanto corta è la durata dei sintomi nella maggioranza dei casi non complicati.
L’infezione lascia un’immunità permanente.
vi ricordiamo che il virus viene trasmesso attraverso la puntura di zanzare, quindi maggiori sono i casi d’infezione e la quantità di zanzare nell’ambiente e maggiore sarà la probabilità di contrarre la malattia;
Il più efficace mezzo di prevenzione è l’utilizzo di rimedi repellenti contro gli insetti, in modo da prevenire un eventuale puntura da parte della zanzara portatrice del virus. Si raccomanda inoltre di evitare in zone a rischio il contatto con animali deceduti e di prevenire la proliferazione delle zanzare limitando le superfici umide.