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Sicilia: la festa dei morti, nulla da invidiare all’americano Halloween

Sicilia: la festa dei morti, nulla da invidiare all'americano HalloweenPassato Halloween di celtica memoria, in Italia ancora zucche, lanterne, dolci e dolcetti sono in agguato insieme alle anime dei defunti per festeggiare la  Festa dei morti. Il  2 novembre è la festa della commemorazione dei defunti, una ricorrenza questa di antica memoria infatti risale al X secolo, mentre, quella di Ognissanti appare per la prima volta nel 835. La festa dei morti ha una tradizione ricca di usanze e ricchi pagani ecco perchè tante sono le similitudini con il bellissimo Halloween americano o Samhain celtico.

Nell’Italia del sud, specie in Sicilia, la festa dei morti era una sorta di Natale in cui i defunti portavano dolci, strenne e doni ai bimbi o ai cari in vita, la tradizione orale racconta, che nella notte tra l’1 ed il 2 di novembre le anime passassero casa per casa.

A Palermo, ancora oggi si usa andare alla tradizionale “fiera dei Morti” ad acquistare leccornie di ogni genere e, domattina tanti bambini siciliani reciteranno una antica filastrocca «Armi santi, armi santi/ io sugnu unu e vuatri tanti/ Mentri sugnu’ni stu munnu di guai/ cosi ri morti mittiminni assai».

Ma tra oggi è domani una cosa è certa le tavole siciliane sono imbandite di dolci strepitosi,  ossa i mottu, i pupatelli ripieni di mandorle tostate, i taralli,  ciambelle rivestite di glassa zuccherata, i nucatoli  e i totò bianchi e marroni, mentre frutta secca, cioccolatini e  frutta martorana e poi  muffoletta,  pagnottella calda che si consuma la mattina del giorno dei morti, condita con olio, sale, pepe, origano, filetti di acciuga sott’olio e qualche fettina di formaggio primosale pepato.

 

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Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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