Individuati due nuovi buchi neri: giganteschi imbuti spaziali
Dalla rivista Nature si apprende la scoperta di due buchi neri con una massa quasi dieci miliardi di volte quella del Sole. Questi nuovi mostri oscuri del cielo hanno una massa di 9,7 miliardi di masse solari e si trovano al centro delle galassie NGC 3842 e NGC 4889. Sono insomma i più grandi mai individuati. Un gruppo dell’università della California a Berkeley coordinato da Chung-Pei Ma ed altri ricercatori sono convinti che questi oggetti astronomici senza pari potranno raccontarci qualcosa in più circa la loro formazione e contemporaneamente chiarire come si formano le galassie che li ospitano. L’importanza straordinaria della scoperta è quella relativa alla differenza dei processi che influenzano l’evoluzione delle più grandi galassie e dei loro buchi neri rispetto alle dinamiche che interessano le galassie più piccole.
Lo strudio è stato possibile grazie al telescopio spaziale Hubble, gestito da Nasa e Agenzia Spaziale Europea (Esa),
Il buco nero è l’oggetto più strano e affascinante del cosmo: se una stella è molto massiccia, più di 6-7 volte il Sole, quando esplode il suo nucleo crolla sotto il proprio peso e non riesce a controbilanciarlo nemmeno comprimendosi al massimo. Niente può fermare la caduta della materia verso il centro della stella, finché l’intera massa del nucleo non si concentra in un unico punto. L’oggetto che si forma, il buco nero, è qualcosa di così strano e così estremo che non può essere descritto con le leggi della fisica che valgono sulla Terra.