CCSVI e SM: la soddisfazione del voto nel consiglio regionale dell’Emilia Romagna
L’Associazione CCSVI – SM Onlus, che da anni si batte per il riconoscimento della Insufficienza Venosa Cronica Cerebrospinale – la nuova patologia venosa scoperta dal prof. Paolo Zamboni (Università di Ferrara) – e della sua correlazione con la Sclerosi Multipla, esprime tutta la propria soddisfazione e speranza dopo che ieri al Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna si è votato, all’unanimità, un ordine del giorno che “impegna la giunta a confermare la copertura economica” per ‘Brave Dreams’ (BD), la sperimentazione guidata da Zamboni, e a farla partire entro tre mesi.
Tale sperimentazione, è ricordato nell’odg approvato, si chiama ’Studio della efficacia e della sicurezza del trattamento con angioplastica venosa sui pazienti affetti da sclerosi multipla’, ed è un progetto “che sta riscuotendo un crescente interesse da parte delle strutture sanitarie e scientifiche nazionali, europee e mondiali”.
Il finanziamento di BD – 2,5 milioni di euro – era il grande scoglio su cui tale sperimentazione si era arenata. L’unico intoppo possibile – ma che forse si sarebbe potuto risolvere più rapidamente – dal momento che BD è stato approvato dal Comitato Etico da oltre un anno, e che tutto è da tempo rigorosamente pronto per partire. Adesso, la Regione ER si è impegnata definitivamente, e non potrà più esserci passaggio burocratico od ostacolo di altra natura che tenga.
L’Associazione CCSVI-SM Onlus, inoltre, esprime enorme interesse e, anche qui, grandissima speranza, per il fatto che l’Ospedale di Cona, nel quale si trasferirà tra qualche mese il S. Anna di Ferrara, possa diventare ‘il’ centro di riferimento sicuro e affidabile per tutta Italia per le due patologie: da subito, centro pubblico diagnostico e sede di sperimentazioni terapeutiche, e in un futuro – cosa su cui contiamo – luogo di eccellenza nel quale sia praticata liberamente per CCSVI e SM la terapia individuata da Zamboni e dal dott. Fabrizio Salvi (neurologo dell’Ospedale Bellaria di Bologna), ossia l’angioplastica dilatativa (PTA).
Brave Dreams, Sogni Coraggiosi, acronimo per Brain Venous Drainage Exploited Against Multiple Sclerosis, significa “sfruttare il drenaggio venoso contro la sclerosi multipla” .
Paolo Zamboni ha scoperto la CCSVI e la stretta correlazione tra questa e la sclerosi multipla: in pratica, un altissimo numero di malati di SM ha le vene che scaricano il sangue dal sistema nervoso centrale (giugulari e del torace) malformate e/o occluse. Ha scoperto anche che, ‘liberando’ le vene malformate e occluse con l’angioplastica, tecnica mininvasiva a bassissimo rischio praticata da oltre vent’anni per disostruire le arterie, i sintomi della sclerosi multipla migliorano sensibilmente e la malattia può bloccarsi.
Numerosissimi studi condotti nel mondo confermano quanto egli indica, ma occorre una sperimentazione che risponda a tutti i criteri internazionalmente richiesti perché l’evidenza scientifica di tutto questo diventi inoppugnabile e accettato da tutti. Questa sperimentazione si chiama Brave Dreams, e finalmente partirà.
Ciò garantirà che il Servizio Sanitario Nazionale prenderà finalmente in carico i malati di CCSVI e di SM.
Bologna/Roma, 23 dicembre 2011
Associazione CCSVI nella SM Onlus
Ufficio Stampa
Gisella Pandolfo
GRAZIE….era ora! Comunque attenti a potenziali inquinamenti, troppo interessi remano contro!!!