Sclerosi Multipla e fattore di trascrizione SP1. Una nuova scoperta
Milano, un gruppo di ricercatori dell’Istituto San Raffaele di Milano, coordinato da Cinthia Farina dove opera anche il dottor Marco Di Dario che aveva ricevuto una borsa di studio della Fism, ha scoperto qualcosa di veramente interessante, non ci sono dubbi la sclerosi multipla ha una firma. La sclerosi multipla lascia una ‘firma’ nel sangue e grazie alla scoperta di questo codice che e’ diverso per uomini e donne, presto si potrebbe arrivare ad una diagnosi precoce, attraverso un semplice prelievo di sangue. Nuove speranze per chi soffre della patologia.
I ricercatori del San Raffaele sono arrivati a queste conclusioni dopo uno studio di ricerca approfondito che ha tenuto conto del genere del malato, infatti è stato dimostrato che la sclerosi multipla muta in base al sesso e con esso cambia la patologia. La Dott. Farina racconta che per la prima volta è stato usato nell’analisi della genomica funzionale un approccio di medicina di genere, in cui si valutavano i casi volta per volta considerando le differenze nella fisiopatologia tra donne e uomini. Secondo quel che si legge online la ricerca avrebbe scoperto che il meccanismo che porta allo sviluppo della sclerosi multipla è strettamente correlato al fattore di trascrizione SP1, una proteina che si lega agli elementi del DNA chiamati GC box nei promotori cellulari.