
Catania: paura, crisi ed incertezze economiche uccidono. A morire questa volta non solo li operai o i disoccupati ma li imprenditori e così dopo il triste addio di Roberto Manganaro è la volta di Michele Calì imprenditore noto e stimatissimo di Santa Venerina provincia di Catania. Calì ha deciso di porre fine alla sua esistenza , 58 anni, sparandosi un colpo alla tempia dopo un controllo nel suo allevamento di polli da parte dei Nas e dopo essersi reso conto l’ennesima volta della situazione disperata in cui si trovava, con conti in rosso e strozzini che gli creavano problemi.Sia Manganaro che Calì sono morti per la crisi e la recessione proprio come per Giovanni Schiavon, l’imprenditore edile padovano che a metà dicembre si è sparato alla tempia dopo aver atteso, invano, l’arrivo di 200mila euro che gli servivano per non spedire in cassa integrazione i suoi dipendenti per Natale.