La pretesa di Storace: una strada intitolata ad Almirante. Ed nuovamente polemica
Gennaio, mese della memoria per eccellenza, da anni ormai in Italia tante sono le iniziative culturali e sociali che vertono sul tema della Shoah e, tutte si concentrano per lo più in questo mese, data anche la concomitanza con il 27 di gennaio. Ma se da un lato c’è chi della memoria storia fa il leit motiv delle proprie giornate, dall’altro invece chi, vivendo forse nel ricordo dei tempi che furono, continua a confondere noti eventi storici e a seminar l’erba dell’ignoranza.
Qualche tempo fa, durante la puntata di ”In Onda” i due conduttori Nicola Porro e Luca Telese hanno chiesto al leader de La Desta, Francesco Storace, di scrivere una lettera virtuale al Sindaco di Roma è così che si scoprono i desideri di Storace. No, non sono tanti in realtà ve ne è uno, uno solo: mantenere una promessa. Quella di intitolare una strada ad Almirante, cosa che secondo Storace è veramente impossibile così si legge online “il sindaco di Roma una strada a Giorgio Almirante gliela dedicherà mai?” ed Alemanno avrebbe risposto: “Secondo me una strada a Giorgio Almirante ci sta’ ha risposto Alemanno, specificando che però ‘non deve essere un elemento di polemica”.
Innanzitutto è necessario ricordare che Giorgio Almirante è stato uno storico segretario del Movimento Sociale Italiano, ma non solo, Almirante e’ stato uno dei fondatori nel dicembre 1946 insieme ad altri reduci della Repubblica Sociale Italiana. Non solo, Almirante è da sempre noto per essere un antisemita. Infatti è stato proprio lui ad essere il segretario di redazione della rivista “La difesa della razza” (quindicinale che tra il 1938 e il 1943 è stata la massima l’espressione più diretta del razzismo del regime fascista), caporedattore del “Tevere”, che ha fatto una campagna antiebraica in forma massiccia già prima delle leggi razziali. Il nome di Giorgio Almirante poi risulta anche tra quello dei firmatari de “Il manifesto della razza”. Insomma si tratta di un nome indubbiamente controverso.
Una strada a Roma intitolata ad Almirante sarebbe una vera e propria apologia di fascismo.
Pochi però ne parlano e troppo pochi conoscono la vicenda, sul FB però esiste un gruppo che a quanto pare è intenzionato ad opporsi in tutti i modi alla macabra intitolazione.
Un nome quello di Almirante legato a troppe pagine buie della storia del Ventennio ed ad altrettanto cupe pagine della Repubblica.
Sono l’amministratrice dei due gruppi dal nome “MAI UNA STRADA A ROMA INTITOLATA A GIORGIO ALMIRANTE”. Sono la nipote di Settimia Spizzichino, unica donna tornata dalla retata del 16 ottobre 1943 del Ghetto di Roma. Sono anche Assessore alle Politiche Culturali, Giovanili, Pari Opportunità e Memoria del Municipio Roma 11, il Municipio che confina con Porta S. Paolo, che ha sul proprio territorio il Ponte di Ferro (dove nell’aprile del 1944 10 donne furono massacrate mentre assaltavano il Forno Tesei), il Sacrario delle Fosse Ardatine, Piazza Caduti della Montagnola, e ancora… i Mercati Generali e l’Italgas… tutti luoghi dove si combattè per la Resistenza. Non consentiremo che a Roma sia intitolata una strada a Giorgio Almirante. Come disse Calvino: “Siamo tutti uguali davanti alla morte ma non siamo tutti uguali davanti alla Storia”
sono l’amministratrice dei due gruppi fb “MAI UNA STRADA A ROMA INTITOLATA A GIORGIO ALMIRANTE”. Non lo consentiremo