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Rossella Urru: in mano a trafficanti di droga? Le dichiarazioni di un ex del Polisario

Rossella Urru è
Rossella Urru Libera! Manifestazione 7 dicembre 2011 Oristano. Foto Mediterranews

Rossella Urru è stata sequestrata insieme a due cooperanti a fine ottobre in un lembo di deserto contesto dove da anni ci sono i campi profughi Saharawi. Alcun sostengono di sapere qualcosa, ed, infatti cercando approfonditamente nel web scopriamo che delle agenzie internazionali sono convinte che la giovane cooperante sarebbe in mano ad una banda di trafficanti di droga formata da Tuareg, saharawi e maliani,  e tale banda avrebbe agito per vendetta nei confronti del Fronte Polisario. Così pare asserisca persino Mahjub Salek, ex dirigente del Polisario.  Chi è Salek? Un ex miliziano del Fronte del Polisario, un tempo ha fatto parte del gruppo che probabilmente ha rapito Rossella e, da quel che si apprende lo avrebbe abbandonato intorno al 2005. Ma l’uomo è anche il fondatore di una  formazione scissionista denominata ‘Khat al-Shahid’  ( Linea dei Martiri) critica nei confronti dei capi di Tinduf.

A rendere nota questa teoria è Lakome, un sito marocchino,  una press indipendente che ha intervistato Salek e, l’uomo è convinto si legge in arabo: “I tre europei sono stati rapiti a causa di uno scontro tra alcuni contrabbandieri di droga e dei personaggi protetti dai capi del Polisario . Per capire cosa e’ accaduto bisogna partire dagli inizi del 2010, quando un boss del traffico di droga protetto dal gruppo saharawi della tribu’ degli al-Faqra, quella vicina al presidente del Polisario Mohammed Abdel Aziz, stava trattando una partita di droga con un grosso trafficante Tuareg del Sahara, Mohammed Yahya noto con il nome di battaglia di ‘Doppia testa’.

Questo trafficante saharawi era fuggito con un grosso quantitativo di droga e si era nascosto dei campi del Polisario usufruendo della loro protezione. Gli altri contrabbandieri appartenente alla tribu’ Tuareg degli Azawad (presenti nel nord del Mali, ndr) hanno quindi giurato vendetta”. Il personaggio di cui parla Salek, chiamato ‘Doppia testa’, e’ il noto contrabbandiere maliano sfuggito a una condanna a morte di al-Qaeda e ucciso a meta’ dicembre dal Polisario in un raid nel nord del Mali, a seguito del quale e’ stata annunciata la cattura di 11 persone collegate al sequestro della Urru.

I Tuareg hanno poi trovato l’occasione per vendicarsi poco tempo dopo quando hanno trovato tre combattenti del Polisario, che facevano parte della stessa tribu’ degli al-Faqra, quella dell’uomo che stavano cercando, nella zona di el-Hank (nel nord della Mauritania, ndr). I Tuareg li hanno presi e hanno chiamato al telefono i capi del Polisario, che proteggevano il trafficante saharawi, chiedendo soldi e la consegna dell’uomo che stavano cercando in cambio della loro liberazione”

Una teoria che potrebbe sembrare alquanto farraginosa ma che potrebbe essere molto realistica,  dopo, si legge, è stato raggiunto un accordo “attraverso la mediazione degli sceicchi della tribu’ degli Azawad in base al quale i capi del Polisario avrebbero pagato quanto spettava ai contrabbandieri Tuareg in cambio della liberazione dei tre saharawi rapiti. All’appuntamento i Tuareg hanno liberato i tre saharawi fatti prigionieri, ma quelli del Polisario si sono presentati senza soldi e sono fuggiti. E’ a questo punto che i contrabbandieri di droga hanno deciso di vendicarsi con il Polisario e hanno rapito i tre europei per chiedere ai capi del gruppo separatista i loro soldi”.

Secondo Salek “I saharawi hannochiesto di nuovo ai capi tribu’ del nord del Mali di mediare, ma gli sceicchi degli Azawad si sono rifiutati di entrare nella vicenda, memori di quanto accaduto in precedenza. A ingarbugliare ancora di piu’ le carte ci ha poi pensato la Mauritania, che nelle scorse settimane ha arrestato due giovani saharawi che erano i basisti del sequestro dei tre europei.”Gli agenti sono riusciti cosi’ a ottenere il numero di telefono satellitare del boss della droga capo dei due giovani e dopo averlo localizzato hanno consegnato le informazioni ai capi del Polisario, che lo hanno attaccato all’interno del territorio del Mali”.

Probabilmente il blitz citato da Salek è quello dove è morto “doppia testa” e ben 11 persone sono state catturate. Salek termina la sua lettera intervista  sostenendo che la morte di doppia testa era quasi scontata “avrebbero messo in imbarazzo i capo del Polisario e cosi’ hanno cancellato qualsiasi prova sui loro rapporti con i trafficanti di droga”.

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Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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