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Io la amavo ma….. L’atroce morte di Antonella Riotino, 21 anni

Io la amavo ma..... L'atroce morte di Antonella Riotino, 21 anniAntonella Riotini, 21 anni, grafico pubblicitario, non soddisfatta si iscrive all’alberghiero e continua gli studi con la speranza di trovare un lavoro migliore. Uccisa per mano gelosa dell’amato fidanzato,  19 anni Antonio Giannandrea, compagni di vita e di scuola. La prima ricostruzione dei fatti spaventa.

Antonio, che dovrebbe essere il killer, la ha rincorsa, presa a pugni in faccia, non contento la ha sbattuta con vera forza violenta e bruta sul muretto di cemento, in modo da fratturarle il naso e causarle ferite alla bocca e alla fronte. Antonella era minuta, un corpo esile,quasi etereo. Dopo averla ben stordita il killer  l’ha colpita con un coltello da cucina, un coltello massiccio e grande simile a quelli dei macellai, ferendola sul petto, nella parte alta e, per terminare la carneficina la ha sgozzata affondandole la lama sul lato destro del collo. Antonella non è stata passiva, si è difesa, e non poco, lo dimostrano i segni che Antonio portava sulle mani i segni inconfutabili della violenza commessa. Profonde ferite di una data dimensione.

Intanto il decreto di fermo per Antonio Giannandreaè stato firmato ed il giovane, 19enne, fidanzato e compagno di banco di Antonella è in carcere con l’accusa di omicidio premeditato.

Giannagrande sotto la morsa dell’interrogatorio degli uomini dell’arma ha quasi confessato e, inoltre a casa del giocane sono state trovati  il telefonino cellulare di Antonella e degli abiti che pare siano sporchi di sangue.

Erano insieme da poco Antonella ed Antonio, due mesi, poco più, una coppia affiatata secondo i più anche se le, la giovane e fragile Antonella soffriva, e non poco, uno strano stalker la perseguitava.

Antonio sembra essere una personalità complessa, gli amici dicono sia timido, pacifico ed avesse paura del contatto con gli altri esseri umani tanto è che se da prima faceva karate, negli ultimi mesi aveva maturato il fatto che non fosse uno sport idoneo per lui, temeva il contatto fisico. Però poi si scopre che mentre tutti cercano Antonella lui si traveste virtualmente da Rusty light e posta  un messaggio per Giulia Riotino, sorella minore della sua fidanzata: «Ho visto due uomini che hanno rapito Antonella, ieri sera, trascinandola dalla piazza verso la campagna. Sono stati loro!». Gli investigatori definiscono questi gesti «atti di autoconservazione after crime » oppure anche « criminal staging », azioni di depistaggio, tentativi estremi del killer di confondere la scena del delitto. Giulia sapeva che Antonella riceveva minacce e visto lo strano messaggio di Rusty lo porta immediatamente ai Carabinieri che ci mettono poco a capire chi sia il mittente.

Intanto però non si sa quale sia stato il mittente, dicono Antonella fosse gelosa e Antonio giocasse su tanti profili virtuali, lui dichiara che amava Antonella ma… la ha uccisa. Perchè?

Uno dei tanti amori malati?

 

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