Lo sciopero della fame a staffetta del coordinamento precari scuola di Oristano: un successo!
Come annunciato da oggi, sabato 14 gennaio, è partita lo sciopero della fame a staffetta indetto qualche giorno dal coordinamento precari della scuola di Oristano. Probabilmente l’idea è partita dopo il gesto estremo di attendarsi dinnanzi al luogo di lavoro, ma, il coraggio di Maddalena Calvisi ha pagato in tutti i sensi. La docente di Francese dell’Atzeni ha avuto il mandato di pagamento e così, grazie alla sua lotta anche altri docenti del medesimo istituto hanno visto saldare le loro prestazioni e, la volontà di Maddalena ha anche riacceso la lotta nel territorio.
Le adesioni alla staffetta continuano e tra genitori, insegnanti e docenti spiccano i nomi di rappresentati sindacali come Gian Luigi Deiana dei Cobas e Paolo Figus Gilda, Roberto Scema sindaco di Villa Verde e Andrea Santucciu sindaco di Marrubiu, ma anche un dirigente scolastico Pino Tilocca istituto comprensivo di Cabras.
Manuela Lucchesu, Alessandra Giarrusso, Andrea Depani, Gianluigi Deiana, Gabriella Coccodi, Rossana Orrù, Stefania Abis, Giuseppe Tuozzo, Nella Burrai, Franca Milia, Marco Contu, Piero Zanda, Paola Arba, Serafina Fancello, Ignazio Ibba, Paola Piras, Maria Luisa Piras, Rosalba Cau, Dolores Loi, Giorgio Garau, Roberto Scema, Loredana Sanna, Pino Tilocca, Maria Delogu, Mario Sias, Maddalena Calvisi, Lorena Marceddu, Anna Luigia Moica, Sandro Cappello, Luisa Casta, Davide Schirru, Davide Pinna, Mara Concas, Tomasina Massa, Petros Kakolopoulos, Antonio Tola, Paolo Figus, Dimitra Lafaki, Michela Satta, Giovanna Muscheri, Anna Laura Tocco, Tiziana Meloni, Margherita Fois, Lucia Cocco, Barbara Corona, Monja Santilli, Michela Caria, Francesco Falchi, Raimondo Orrù, Francesca Solinas, Francesca Pandolfi, Salvatore Matta, Giuseppe Scarpa, Mafalda Gramsci, Luisa Salis, Maria Antonia Sedda, Alessandro Rosas, Andrea Santucciu.
Intanto le adesioni nel gruppo FB appositamente creato crescono ogni ora. Intanto la portavoce storica del coordinamento precari della scuola di Oristano stamane durante la conferenza stampa ha dichiarato: “Questo sciopero della fame non è una vertenza sindacale, ma una strenua difesa della scuola italiana, in particolare di quella pubblica, chiediamo la restituzione degli otto miliardi sottratti alla scuola, perchè i palliativi non bastano più”.