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Questura di Napoli: camere di attesa inadeguate. Il CoISP richiede sopralluoghi e chiarimenti

Questura di Napoli: camere di attesa inadeguate. Il CoISP richiede sopralluoghi e chiarimentiPubblichiamo una nota stampa della Federazione Co.I.S.P. Napoli

Questura di NapoliChiarimenti urgenti e richiesta sopralluogo ambienti di lavoro –

Al Signor Questore Napoli

Egregio Signor Questore, in queste ore la sequela di notizie, fornite dai mass media e dalle altre province italiane in seguito all’attuazione del cosiddetto “decreto svuota carceri”, ci spinge a porLe in evidenza, in via assolutamente preventiva, alcune problematiche inerenti le camere d’attesa della Questura di Napoli –

Come noto il Decreto legge 22 dicembre 2011, n. 211, pubblicato sulla Gazz.Uff. del 22 dicembre 2011 n. 297, entrato in vigore il giorno successivo, ha introdotto sostanziali interventi per il contrasto della tensione detentiva determinata dal sovraffollamento delle carceri, modificando di fatto alcuni articoli del codice di procedura penale e le norme di attuazione ad esso  elative, oltre ad immetterne alcuni nuovi –

Tali norme, che evitiamo di rammentare ed evidenziare, obbligano a particolari e maggiori oneri il personale tutto della Polizia di Stato, non esimendo da ciò il personale in forza presso la Questura, i Commissariati e gli Uffici o Reparti tutti della città e della provincia di Napoli –

Tra l’altro l’obbligo di custodia dell’arrestato, presso le camere di attesa che, in seguito all’attuazione di tale decreto, saranno vere e proprie camere di sicurezza, non può evitarci di porre in evidenza le disposizioni sull’ ordinamento penitenziario e dell’ esecuzione delle misure privative limitative della libertà, previste dagli artt.2/6/8/9/10/18/29 della Legge 26 luglio 1975, n. 354 e successive modifiche –

Chiarito ciò, si sottolinea che le camere d’attesa, site all’interno della locale Questura, constano nel numero di quattro, dotate di nudi spazi murali adibiti a letto, con coperte non igienicamente adeguate, in quanto da tempo immemore non se ne effettua il cambio e forse il dovuto lavaggio –

Inoltre, ci viene da più fonti riferito che, in caso di necessità, una venga riservata a persona sottoposta a fermo e/o arresto di sesso femminile, scelta che ci appare alquanto incoerente, data la presenza di un solo servizio igienico ad uso comune per entrambi i sessi, naturalmente esterno alle stesse ed usufruibile, come da norme di sicurezza, solo se accompagnati da un operatore

Tutto ciò è stato posto alla Sua attenzione perché, se il decreto è stato firmato per evitare il sovraffollamento delle carceri e permettere agli arrestati colti in flagranza di reato di giungere al giudice di prime cure senza trascorrere del tempo negli istituti di pena, non si è messo in conto che la sosta di 48h o 72h ore nelle camere di sicurezza reca ai colleghi ulteriori responsabilità e notevole aumento del proprio carico di lavoro –

Logisticamente, le camere d’attesa partenopee (quelle di Via Medina, ma non ci dimentichiamo quelle che sono ancora in qualche commissariato sezionale e/o distaccato, vedasi

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Scampia, Torre Annunziata, Torre del Greco, Castellammare di Stabia, Pompei, Ischia e Capri) non riteniamo possano sopportare tale incombenza, né sotto l’aspetto funzionale né tanto  meno sotto l’aspetto del carico di lavoro degli operatori, costretti poi ad ulteriori responsabilità –

Il precipuo intento di quanto esposto è quello di prevenire e, soprattutto, comprendere come la Questura di Napoli voglia affrontare la problematica derivante dal “decreto svuota carceri”; con quali disposizioni, voglia impiegare il personale e quale personale sarà preposto a tale responsabilità, qualora se ne presenti l’occasione

Questa O.S., infatti, ritiene che tali camere d’attesa non siano idonei luoghi di custodia per cui si chiede che, tale inidoneità, venga nell’immediato rappresentata alla locale Autorità Giudiziaria, ravvisando la necessità di condurre ogni arrestato presso una casa circondariale

Quanto sopra senza contare che, in una città calda quale quella partenopea, il via vai di parenti ed amici nella zona antistante la Questura, o Commissariato che sia, al solo scopo di intimidire la vigilanza o far sentire la propria voce al congiunto poco prima tratto in arresto, renderebbe gli spazi limitrofi agli Uffici di Polizia totalmente invivibili –

A tutto ciò si aggiunge che le nostre camere di sicurezza, data la molteplicità dei reati che si perpetrano sul territorio cittadino, diventano il ricettacolo di delinquenza delle specie più svariate,partendo dai nomadi di etnia Rom e finendo agli extracomunitari del Sud Africa, senza contare la locale delinquenza che interseca le proprie maglie in tutta la città con ramificazioni facenti capo a più clan camorristici in contrasto fra loro !!!

Egregio Signor Questore, questa O.S. non intende fasciarsi la testa prima di rompersela, ma intende esaminare le problematiche sviscerandole singolarmente al fine di non sovraccaricare i compiti d’istituto da demandare ai colleghi che operano in dette camere di sicurezza, e non recare problemi agli operatori allorquando, trovatisi a trarre in arresto un reo, dovrebbero poi piantonarlo fino alla data del primo dibattimento, togliendo così forza lavoro al controllo del territorio o ad altri compiti d’istituto, andando ad inficiare tutte quelle attività di cui la cittadinanza partenopea reclama i diritti

Questa O.S., inoltre, in relazione a quanto di propria competenza ex D.L.vo 81/2008,

chiede di poter effettuare sopralluogo agli ambienti di lavoro presso le Camere di attesa della locale Questura, dei Commissariati sezionali e distaccati , qualora fossero in uso –

Gli incontri, previa accordo fra le parti su date ed ora, alfine di esprimere il proprio parere riguardo la sicurezza dei luoghi di lavoro e degli ambienti ad esso adibiti –

Certi che quanto descritto non sia sfuggito agli occhi attenti di chi, come Lei, è accorto alle problematiche della città, fiduciosi in un Suo immediato intervento affinché nulla venga a mutare in seguito all’attuazione del decreto di cui trattasi, in attesa di riscontro e di accordo su giorno ed ora del sopralluogo, l’occasione è gradita per porgerVi i Migliori saluti –

 

Il Segretario Generale Provinciale Federazione Co.I.S.P. – 

Giulio Catuogno

 

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