Italia

“Vada a bordo cazzo!”Storia di umana follia. Quando il turpiloquio diventa comando

Storia di umana follia. Quando il turpiloquio diventa comando. L'Italia e cazzo!Gennaio 2012: la parola italiana più cercata nella rete: cazzo.

Sembra irreale, persino impossibile eppure il termine risulta essere stato sdoganato con semplicità massima. Fino a qualche tempo fa nei media italiani si sarebbe usata facilmente la censura radio e tv avrebbero trasmetto il bip bip e sui giornali si sarebbe visto **** ora invece no si va dritti al contenuto e si affonda con il termine “cazzo”.


Tutto questo grazie alla telefonata intercorsa tra il comandante De Falco e l’oramai ex comandante Schettino ha letteralmente sdoganato il termine cazzo, ed ecco che molti sono pronti ad imputare questo “reato” a Schettino.

Fatto sta che intorno alla parola è sorto un vero e proprio business, il più eclatante è quello di cui vi abbiamo già scritto: la t-shirt “Vada a bordo”. Il termine cazzo però è stata sino alla scorsa settimana una parola della lingua italiana usata in un registro colloquiale basso atta ad indicare il membro maschile ovvero il pene. In genere è sempre stata ritenuta tra i termini proibiti, ora no, inserita in un comando da un militare della Marina Italiana ecco che assurge ad essere parola ufficiale della lingua italiana ed è un fiorire di uso smodato e non necessario. Ecco che la parola diventa ufficiale e viene usata dalla Mussolini per “invitare” Marco Travaglio“a fare la persona seria, cazzo”.  Il termine, finalmente libero, impera da qualche giorno in editoriali di ogni genere in tanta stampata italiana ma sopratutto online. Evidentemente l’Italia attendeva da secoli l’avvento di una parola non necessaria.


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"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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