Blocco della Sardegna. Iniziano gli sgomberi. E’ grave un Poliziotto della PS investito a Carbonia
- Porto di Olbia, Isola Bianca- foto Matteo Mascia
“Immediato divieto di dare luogo, fino alla mezzanotte di lunedì 30 gennaio 2012, ad assembramenti di persone e di autoveicoli sui tratti insistenti sul territorio della provincia di Cagliari – giurisdizione statale, comprensiva delle province regionali di Cagliari, Carbonia-Iglesias e Medio-Campidano – delle seguenti strade statali e provinciali: SS.SS. nn. 126, 130, 131, 195 e SS.PP. 2, 70, 86, 88 nonché all’interno delle aree portuali di Cagliari (Porto Commerciale e Porto-Canale) e sulle strade di accesso e di deflusso dalle medesime aree, così come in tutta la viabilità circostante l’aeroporto di Cagliari e nelle aree di accesso”. Firmato il Prefetto di Cagliari Giovanni Balsamo. Serve salvaguardare la cittadinanza ed è per questo che Balsamo fa l’ordinanza. Già qualche giorno fa, il Prefetto di Cagliari faceva sapere che : ” gli scioperi in corso dal 24 gennaio scorso, ed i connessi ritardi e le interruzioni provocate negli approvvigionamenti stanno infatti facendo registrare continue segnalazioni di generalizzato esaurimento di prodotti alimentari nonché delle scorte di carburante da parte dei distributori, specie dell’area del Sulcis-Iglesiente. Esiste inoltre un pericolo imminente che la prosecuzione delle manifestazioni, con le modalità da ultimo registratesi, determini danni irreversibili per i diritti collettivi costituzionalmente garantiti. Pertanto, è stata ritenuta improcrastinabile l’adozione del suddetto provvedimento, emanato sulla scorta della specifica direttiva del Ministro dell’Interno del 23 gennaio 2012 e dopo una attenta disamina della situazione localmente esistente sul territorio condotta con i responsabili provinciali delle forze di polizia”.Ovviamente nel decreto prefettizio si legge : “La violazione del suddetto divieto comporterà, a carico degli eventuali trasgressori, l’applicazione delle sanzioni previste dall’art. 17 del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza, salvo che il fatto non costituisca più grave reato o che non integri l’illecito amministrativo di cui all’art. 1-bis del decreto legislativo n. 66/1948, che detta disposizioni in tema di impedimento ed ostacolo alla libera circolazione”.
Intanto la situazione sta degenerando! Nei pressi di Carbonia, mentre interveniva per cercare di convincere i presidianti a sciogliere il blocco è stato travolto ed investito da un camion un poliziotto della Polizia Stradale di Carbonia, non si conosce la prognosi dell’uomo.Intanto sono stati sbloccati tutti i porti, a Cagliari, Oristano ed Olbia si può lavorare, mentre il rifornimento della benzina è difficoltoso in alcune aree infatti i mezzi stanno attraversando i presidi dei manifestanti scortati dalle auto delle forze dell’ordine e si è registrato qualche momento di tensione al presidio di Siliqua di fronte al castello di Acquafredda.Numerosi i disagi a Cagliari continuano nel pomeriggio i presidi alla rotonda per Sestu, al bivio per Elmas e al Molo Dogana.
Nel Sulcis ancora rallentamenti nella statale 126 in prossimità dell’incrocio con la provinciale per Nebida. Nel nord dell’isola invece la protesta si sposta dalle piazze ai “palazzi” occupato il municipio di Tempio Pausania.
Mi chiedo, a cosa sono serviti questi 4 giorni di scipero? stavamo iniziando a farci sentire.. popolo sovrano.. ma quale? CI HANNO TOLTO LA DIGNITA’ DI POTER PROTESTARE E MANIFESTARE IL NOSTRO DISSENSO NEI CONFRONTI DI QUEI VERMI! ma ci sarà la guerra e i manganelli non basteranno a fermarci!
evidente non bastano le categorie scioperanti,almeno così’ le ha definite il presidente “Monti”allora bisogna cambiare sistema: le categorie sono fatte di cittadini,caro signor Monti,e protestano in quanto cittadini arrabiati da questo governo e da quelli passati ,che invece di tutelarli li ha portati al baratro,ed ora non avendo più niente da rischiare se non la propria integrità fisica,non resta da fare che occupare tutti gli spazi pubblici,assieme ai nostri familiari.portiamo quindi in piazza oltre che le categorie dei lavoratori o come tali,mogli,figli,nonni e nonne insomma come dice il signor Monti che scendano in piazza tutti i cittadini che protestano e sono contro a alle politiche dei mal governi.