Strage di Cefalonia: un nuovo rinvio a giudizio per un ex militare tedesco
Roma, la procura militare di Roma conclude gli indagini contr un ex militare tedesco, oggi novantenne. Arriva però la richiesta di rinvio a giudizio. La notizia viene confermata dal procuratore militare Marco De Paola. Il rinvio a giudizio è per la strage di Cefalonia, avvenuta nel settembre ’43. Spunta un nuovo indagato per il peggior eccidio di militari italiani compiuto dai tedeschi nella seconda guerra mondiale: una strage che, con la morte dei vari imputati e una serie di assoluzioni e archiviazioni, è rimasta finora impunita. L’attuale indagato, secondo quanto si è appreso, sarebbe in particolare accusato di uno degli episodi, l’uccisione di “circa 73 ufficiali italiani” della Divisione Acqui, trucidati alla ‘Casetta Rossa’ di Cefalonia dopo essersi arresi.
Era l’8 settembre 1943, giorno dell’armistizio di Cassibile, come è noto, sanciva la cessazione delle ostilità tra l’Italia e gli anglo-americani. A Cefalonia vi erano soldati della Aqui ma anche finanzieri, carabinieri ed elementi della Regia Marina.
La guarnigione italiana di stanza nell’isola greca si era opposta al tentativo di disarmo tedesco, combattendo sul campo per vari giorni con pesanti perdite, fino alla resa, dopo la resa il massacro ed ora a 68 anni dalla strage qualcosa forse torna alla luce.