Italia

Detenuto in fuga. Evasione facile a Canton Mombello, l’anali del Sinappi

Gashi Fatmir kossovaro del 1987 evaso dal carcere di Brescia – fotografo: stefano cavicchi / corriere d sera

Capita, adesso capita. Anche in Italia si evade dai carceri. Negli ultimi due anni, forse la crisi, forse gli organici ridotti al minimo eppure si evade. Non sono favole, non sono trame di film e manco di gialli.Roberto Santini, del sindacato autonomo degli agenti dichiara: “Quanti agenti erano in servizio ieri mattina lungo il muro di cinta del carcere di Brescia quando un detenuto è scappato? «A noi risulta nessuno»


Non c’erano agenti di turno lo conferma pure Luigi Pagano, responsabile degli istituti di pena dell’intera Lombardia. Quello che stiamo per scrivervi accade al carcere di Canton Mombello: evade Fatmir Gashi, rapinatore kosovaro. Agilità, esercizio fisico e tempismo ed il gioco è fatto.

Il carcere è vecchio, è al centro della città, nel perimetro non ci sono guardie e Gashi salta il muro, con lui altri due detenuti erano pronti a fuggire, acciuffati però da agenti che hanno notato qualcosa.   Al Corriere della Sera, dichiara Roberto Santini, , dirigente del Sinappi “Canton Mombello potrebbe ospitare 250 persone -e invece là dentro ce ne sono 520; la pianta organica prevede 300 agenti, se ne contano appena 180 e ieri mattina al momento dell’evasione l’intera struttura era affidata ad appena 12 uomini in divisa”. Insomma è la storia dell’Italia della crisi, è la storia della difficile realtà carceraria.


Gashi per il carcere era tranquillo, mancavano soo 4 anni alla fine della pena e lavorava nelle cucine del carcere, è uscito con i bidoni domenica mattina verso le 10, arrivato nel cortile per conferire il differenziato, non c’era agente con lui, era solo, con lui però c’erano due detenuti trovati poco dopo dentro i bidoni.  Gashi forse aveva notato già il cumulo di macerie accantonati nei pressi del muro e servendosi di quelle è scappato. Le torrette vuote hanno agevolato la fuga. Santini rimarca, anche il sistema di vigilanza è scadente e dice:  “Macché, anche quello risulta solo parzialmente in uso: ormai non ci sono più soldi né qui nè nel resto d’Italia”


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